Lago di Garda
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IL LAGO DI GARDA Il lago di Garda, con una superficie di circa 370 kmq, è il più vasto lago d'Italia.
Occupa una profonda fossa, che raggiunge nella parte settentrionale i 278 m sotto il livello del mare. Il bacino idrografico del lago, formato dalla regione che comprende tutte le acque, i fiumi, i torrenti e gli affluenti, che confluiscono nel lago, calcolato di 2290 kmq, è piuttosto piccolo rispetto alla superficie lacustre. [1] Tale è la sua estensione, che persino Virgilio, il grande poeta latino, gli dedicò alcuni versi, in cui lo paragona al mare, per la sua estensione e le sue tempeste.[2] Il territorio della Gardesana veronese si estende ai piedi del monte Baldo e comprende i grandi anfiteatri morenici del Garda, di Rivoli ed, in parte, il territorio originato dalla grande conoide atesina formatasi dall'enorme trasporto di ciottoli, limo e sabbia verso la pianura., dopo lo scioglimento dei ghiacciai. [3] La grande quantità di acqua presente nel suo bacino, trasforma il Garda in un serbatoio di calore, che contribuisce a mantenere un microclima perennemente temperato, favorendo una vegetazione mediterranea.[4] Infatti il territorio della Gardesana ha un caratteristico ambiente climatico, che si avvicina, per le condizioni termiche particolarmente felici, a quello "mediterraneo". La regione del Garda è stata inclusa nella cosiddetta "regione insubrica", caratterizzata da un clima dolce e dalla presenza di specie vegetali ed animali che sono del tutto assenti nelle altre vicine regioni della zona prealpina.[5] Giuridicamente la zona del Lago di Garda è suddivisa in 82 comuni, dei quali 43 facenti parte della provincia di Brescia, 6 Mantova, 19 Verona e 14 Trento, per un totale di circa 350.000 abitanti, che hanno avuto questo andamento negli anni del dopoguerra [6]: ANNO POPOLAZIONE 1951 321.000 1961 332.000 1971 350.000 Dal 1971 ad oggi la popolazione è rimasta pressochè invariata, a causa del forte calo demografico che ha caratterizzato questo ultimo scorcio di secolo. La popolazione residente è rimasta costante, mentre è cresciuto notevolmente il numero delle persone che si recano sul lago in villeggiatura; anche lo sviluppo edilizio è quasi interamente legato al turismo. [7] indice ECONOMIA DELLA ZONA L'economia lacuale è caratterizzata da due distinti aspetti, che nella realtà si combinano in vario modo, dando luogo alle più varie conformazioni economiche. Queste due componenti sono : il reddito proveniente dal turismo, che rappresenta l'entrata maggiore, e quello frutto dell'attività produttiva della zona. L'economia lacuale era originariamente depressa e la spesa turistica rappresentava un afflusso di reddito proveniente dall'esterno, che si presentava sotto forma di spese turistiche e investimenti residenziali, e modificava solo stagionalmente la fisionomia e la struttura dell'economia locale.[8] Per quanto riguarda la zona del Benaco, l'agricoltura è sempre stata l'attività principale, favorita dal terreno e dal clima, partic