Ricerca sul razzismo
Razzismo: definizione, storia, cause, lotta al razzismo, esempi di razzismo e commento personale. Ricerca sul razzismo (3 pagine formato doc)
RICERCA SUL RAZZISMO
Ricerca sul razzismo.
- Definizione di razzismo
- Storia del razzismo
- Cause e forme del fenomeno
- Tentativi di lotta al razzismo
- Esempi di razzismo e di difficile convivenza etnica
- Opinioni personali sul razzismo
RAZZISMO: DEFINIZIONE
Definizione di razzismo.
Definizione. Ideologia politico-sociologica che vede l’umanità divisa in razze “superiori” ed “inferiori” che vede nel predominio delle prime sulle seconde la chiave dello sviluppo e del progresso della civiltà. Un recente esempio di azioni razziste si hanno con le formulazioni dottrinarie di Hitler in Germania e Mussolini in Italia.- Tendenza a classificare come razze la varietà della stessa specie umana.
- Classificazione gerarchica delle differenze genetiche tra individui al fine di affermare la superiorità di una razza sull’altra.
- Attualmente, il razzismo “scientifico” (introdotto da Darwin) è scomparso e il maggiore razzismo è in base alle differenze culturali, considerate incompatibili tra loro.
- Razzismo. riduzione dell’individuo alle caratteristiche del suo gruppo di appartenenza con conseguente separazione tra gruppi.
Ogni teoria o atteggiamento che, formulando una graduatoria qualitativa tra razze umane, giustifica, attua e promuove iniziative discriminanti: queste, da forme d’intolleranza di diversa gravità, possono giungere — qualora la matrice razzista sia associata al potere politico — alla persecuzione organizzata e istituzionalizzata e al genocidio. Il razzismo si è dimostrato fenomeno tra i più pericolosi e drammatici degli ultimi cento anni, specialmente per l’azione svolta entro il nazionalsocialismo, teso all’esaltazione della pura razza germanica, e sotto la forma dell’antisemitismo.
Tema sulle origini del razzismo
STORIA DEL RAZZISMO
Storia del razzismo. È sempre stato presente sin dall’origine dell’uomo (schiavitù, utilizzo di termini dispregiativi: “popolazioni barbariche). XVII sec.: si riteneva che il progresso (intellettuale, scientifico, economico, politico) spettasse solo ai bianchi discriminazione dei neri. XIX sec.: vennero elaborate le prime teorie razziste da Gobineau (1854_autore del “Saggio sull’ineguaglianza delle razze”) e Chamberlain in cui sostenevano la superiorità della razza ariana sulle altre. Joseph – Arthur Gobineau «la razza è alla base della civiltà e quindi la degenerazione della razza comporta un decadimento della civiltà», «per fermare il decadimento della razza ariana bisogna attuare la discriminazione delle razze inferiori». Chamberlain «La purezza della razza ariana è presente solo nel ceppo germanico». 1859: Darwin ispirò il “razzismo scientifico”: l’evoluzione ha giocato scherzi ad alcune persone inferiori. XX sec.: con Alfred Rosemberg il razzismo fu teorizzato in una forma estrema, diventando giustificazione delle mire egemoniche tedesche. Con l’ascesa al potere di Hitler in Germania (che riuscì a legittimare il genocidio di ebrei, zingari, omosessuali, comunisti, disabili definiti UNTERMENSCHEN_uomini inferiori) furono istituite apposite cattedre universitarie con lo scopo di dimostrare scientificamente la dottrina.
Furono anche introdotte leggi che miravano a impedire ai non ariani il godimento di alcuni diritti politici e sociali. Fu anche creata una cittadinanza speciale di grado “inferiore” che prevedeva la limitazione di alcuni diritti.