Volta, copertura curva, con superficie interna concava

Appunto essenziale sulla volta a copertura curva, con superficie interna concava. (file.doc, 1 pag) (0 pagine formato doc)

Appunto di dukessina
Untitled VOLTA INTRODUZIONE Volta Copertura curva, con superficie interna concava.
Si dicono intradosso ed estradosso rispettivamente la parte interna e la parte esterna della volta; il piano d'imposta ?l piano sul quale poggia la volta, mentre la chiave ?'elemento che la chiude alla sommit?con la funzione di garantire la stabilit?lla struttura. La classificazione delle volte si basa sulle diverse forme dell'intradosso. ORIGINI E MONDO ANTICO I pi?tichi esempi di copertura a volta si ritrovano in Egitto e in Mesopotamia, dove l'abbondanza di argilla consent?a costruzione di volte in mattoni oltre che in pietra, solitamente del tipo a botte, pi?cilmente realizzabile. Questo tipo di struttura non fu invece utilizzata nell'architettura greca, che fece uso soprattutto di coperture a superficie piana; nell'architettura romana la volta ebbe invece larga diffusione: la Cloaca Massima a Roma, con le sue volte di pietra a botte, costituisce uno degli esempi pi?ti.
Il grande sviluppo della volta avvenne per?l periodo imperiale con l'introduzione del calcestruzzo (o conglomerato cementizio) che, eliminando le difficolt?ella costruzione in pietra e potendosi modellare secondo le pi?verse forme, permise l'invenzione di molte tipologie di struttura a volta. Diffuse erano le volte a botte semicilindriche con cassettoni, le volte a padiglione, le volte a vela. Grande sviluppo ebbe inoltre la volta a crociera, formata dall'incrocio di due volte a botte, suddivisa quindi in quattro parti (vele) delimitate da due archi in diagonale (nervature o costoloni). Nell'architettura romanica e in quella gotica le volte a crociera furono utilizzate nella copertura delle chiese e determinarono la scansione dello spazio interno in campate. DAL RINASCIMENTO AL XX SECOLO Il Quattrocento e le epoche successive segnarono un ritorno alle forme dell'arte romana; nel Rinascimento conobbero largo successo le cupole a padiglione, le volte lunettate e le calotte sferiche, mentre furono trascurate le sofisticate soluzioni tecniche dei costruttori dei secoli precedenti, soprattutto nell'ambito dell'architettura gotica. Nell'Ottocento l'uso della volta sub?n veloce declino: gli artisti neoclassici ripresero soprattutto le forme e le tecniche dell'architettura greca, che faceva ricorso a coperture piane. L'introduzione del ferro diede inoltre la possibilit?i inventare soluzioni costruttive nuove e pi?daci. Il cemento armato infine ha offerto nel XX secolo la possibilit?i costruire coperture curve in grado di resistere non solo alla compressione esercitata dal peso delle strutture sovrastanti, ma anche alle sollecitazioni di trazione e flessione. Affermatasi nell'edilizia romana, la volta a botte ha superficie concava semicilindrica, poggiante lungo i bordi longitudinali su due pareti parallele. Dall'intersezione di due volte a botte deriva la volta a crociera, che risulta cos?ormata da quattro vele impostate su pianta quadrata; spesso utilizzata come copertura delle navate delle chiese, si