Sacramentaria

Appunti di scienze religiose (7 pagine formato docx)

Appunto di nadiamigliorati76
Con l’avvio dell’epoca moderna è la svolta progettata dalla Riforma a sospingere la riflessione sul sacramento.
Essa invoca una concezione di fede capace di orientare la teo verso un indirizzo che abbandoni definitivamente i canoni di pensiero della sistemazione scolastica medioevale, imperniata sulla metafisica delle cause.


Per il caso del sacramento si tratta di coglierne la peculiarità ponendolo in relazione alle condizioni ultime della giustificazione dell’uomo peccatore. Poiché si tratta di un nucleo centrale della dottrina della Riforma, la riuscita dello sforzo resta connessa a un nuovo paradigma concettuale.
Per la sua adeguata formulazione si esclude che si possa partire prestando attenzione al rapporto tra l’azione  della celebrazione e la “realtà” del sacramento, mentre diventa determinante la ripresa del linguaggio e della riflessione di Agostino. Tuttavia il progetto resta privo degli strumenti indispensabili per opporsi con validità alla visione sull’uomo e la sua relazione a Dio, che è rimproverata al modello teologico medioevale. 


In ogni modo l’assenso che la Riforma presta alla figura dei «verba visibilia (actualia)» per occuparsi della realtà del sacramento perpetua il dominio sistematico della categoria di segno. A completare il successo della nozione è poi l’insegnamento approvato a Trento, alla cui base sta il proposito di non allontanarsi dal materiale della scolastica. L’interesse di ciò che viene enunciato non è però né di esibire una definizione né di canonizzare una terminologia, esprimendo in questo una differenza rispetto alla scelta che caratterizza il contenuto del «Decretum pro Armenis» del Concilio di Firenze.