IRES: cos'è e come si calcola

Appunti sull'imposta sul reddito delle società (IRES). Significato e come si calcola l'IRES (1 pagine formato doc)

Appunto di ladyfranky

IRES: COS'E' E COME SI CALCOLA

L’IRES è l’Imposta sul Reddito delle Società, in vigore dal 2004 che sostituisce l’IRPEG.

Presupposto dell’IRES è il possesso di redditi in denaro o in natura da parte dei seguenti soggetti passivi: le società di capitali, gli enti pubblici e privati (fondazioni), le società e gli enti non residenti in Italia limitatamente alla parte di reddito prodotta sul territorio nazionale. La legge prevede l’esclusione per la Pubblica Amministrazione.
La base imponibile è l’utile dell’esercizio. L’utile può essere civilistico o fiscale, differenziandosi per la diversa deducibilità.
L’aliquota è fissa, costante, proporzionale pari al 27,50%.

Il lavoro è la capitalizzazione dei costi, che sono investimenti e non costi diretti. Vi sono delle norme per la defiscalizzazione della ricerca, che non è gravata da imposte: è un incentivo.
Una parte dei costi variabili può essere capitalizzata.
L’ammortamento è il procedimento con cui il costo di un bene per l’attività di impresa di durata pluriennale è ripartito fra i diversi esercizi di utilizzo. Esistono tre tipi di ammortamento:
1.    ordinario: ha una durata prestabilita per ogni categoria;
2.    accelerato: ha un periodo più breve rispetto a quello previsto per gli ammortamenti ordinari. C’è un’accelerazione nell’utilizzo del bene;
3.    anticipato: la distribuzione delle quote non è omogenea ma mantiene la durata degli ammortamenti ordinari.

Piano di ammortamento: significato

IRES CALCOLO

La variazione delle scorte viene effettuata con due metodi: LIFO e FIFO. La valorizzazione è effettuata al costo storico. Problemi di valutazione delle scorte si pongono quando i prezzi variano nel corso del periodo di imposta. Se c’è una svalutazione si realizza una perdita, un costo aggiuntivo, e il costo storico non è più congruo. Il magazzino però può anche venire rivalutato realizzando un guadagno.
La variazione dei redditi finanziari è data dalla differenza tra i proventi e gli oneri finanziari. I proventi sono investimenti in titoli o depositi bancari, sono un reddito di impresa che va ad aumentare l’utile e quindi la base imponibile. Gli oneri sono prestiti (mutui o liquidità corrente). C’è un risparmio fiscale se si utilizzano prestiti bancari.
Le plusvalenze immobiliari o finanziarie (partecipazioni, titoli) sono normalmente valorizzate al costo storico e c’è la possibilità o l’obbligo periodicamente di svalutare o rivalutare. Nascono anche da operazioni straordinarie di fusioni e incorporazioni.
L’inflazione incide sull’andamento economico della società: se l’inflazione è alta, la rivalutazione delle scorte sarà alta. Se i salari non sono perfettamente indicizzati una parte dei costi cresce meno dei ricavi e la base imponibile aumenta insieme all’imposta pagata.