Psicopatologia dell'età evolutiva: riassunto
Le anomalie dello sviluppo psicomotorio, le alterazioni della motricità, le anomalie del linguaggio: i difetti di pronuncia, nevrosi e psicosi, nevrosi ansiosa e nevrosi infantile (4 pagine formato rtf)
PATOLOGIE ETA' EVOLUTIVA
Psicopatologia dell'età evolutiva.
I) Quando, per una causa qualsiasi, si determina uno squilibrio tra il progredire dell'età anagrafica e lo sviluppo dell'attività intellettiva, operativa o comportamentale, si possono usare due termini per indicare tale squilibrio:
1) immaturità, se c'è un rallentamento globale dello sviluppo (qui si parla anche di disadattamento o disturbo della personalità);
2) insufficienza o deficit (intellettivo, motorio, sensoriale), se c'è un "blocco", prevalentemente di ordine biologico e neurologico.
II) L'handicap è da considerarsi una disabilità di natura fisica, psichica o intellettiva, clinicamente accertabile.
PSICOPATOLOGIA EVOLUTIVA
III) Anomalie dello sviluppo psicomotorio. C'è una complessa interdipendenza tra componente fisiologica e psicologica: lo sviluppo motorio facilita quello mentale e viceversa. Il bambino motuleso presenta anomalie riguardanti: arti, equilibrio posturale, deambulazione, uso di braccia e mani, articolazione del linguaggio (con deformazioni congenite), poliomielite, paralisi spastica, epilessia, distrofie muscolari progressive...
IV) Le alterazioni della motricità, in sintesi, possono essere di 3 tipi:
1. per difetto: paralisi (perdita della capacità motoria), paresi (diminuzione della capacità);
2. per eccesso: spasmi, tic, tremori, convulsioni, ecc.;
3. per incoordinazione: mancanza di coordinazione dei movimenti, incapacità di eseguire una sequenza di movimenti in successione, ecc.
• Un es. concreto: la sindrome epilettica.
Psicologia dell'età evolutiva: riassunto
DISTURBI DI PERSONALITA' IN ETA' EVOLUTIVA
La crisi epilettica è uno stato transitorio di ipereccitazione cerebrale. Vi sono diverse forme di epilessia. Le manifestazioni più comuni: improvvisi attacchi convulsivi in condizioni di apparente benessere; vissuti psichici di angoscia, paura, estraneità, allucinazioni...; l'inizio è contrassegnato da un grido rauco e improvviso; segue il pallore e la perdita di coscienza; a volte il soggetto tenta di procurarsi contusioni o ferite; irrigidimento di tutta la muscolatura, scatti e tremore generalizzato con rotazione dei bulbi oculari; protensione della lingua e difficoltà-arresto della respirazione; perdita di saliva e sudorazione.
V) Un caso particolare: il mancinismo. L'uso più agevole e sicuro di una metà del corpo rispetto all'altra (prevalenza laterale) è legata alla dominanza laterale (asimmetria funzionale) di un emisfero cerebrale rispetto all'altro. Dopo circa il nono mese di età comincia a manifestarsi la dominanza laterale, che nel 75% circa degli individui porta a una prevalenza laterale destra spontanea e completa. In questo caso l'emisfero dominante è quello sinistro, poiché le vie anatomiche della motricità che scendono dall'encefalo per raggiungere i rispettivi muscoli sono incrociate. Il mancinismo è più frequente nei maschi.