La classificazione delle stelle

Le stelle: spiegazione e classificazione (4 pagine formato doc)

Appunto di swerl88

CLASSIFICAZIONE STELLE

Le stelle. La classificazione delle stelle viene effettuata in base ad alcuni PARAMETRI STELLARI:
-MAGNITUDINE
-DISTANZA
-MOTO PROPRIO
-MASSA
-RAGGIO
-TEMPERATURA SUPERFICIALE o TIPO SPETTRALE

La luminosità apparente e assoluta di un corpo celeste: spiegazione

CLASSIFICAZIONE DELLE STELLE IN BASE ALLA GRANDEZZA

La MAGNITUDINE è una grandezza che esprime la luminosità di una stella, o intrinseca (magnitudine assoluta M) o in relazione alla loro distanza dalla Terra (magnitudine apparente m)
Si misura con una scala LOGARITMICA perché la risposta dell’ occhio umano alle variazioni di luminosità non è lineare; tra una classe e la successiva c’è una differenza di circa 2 volte e mezza
Per questo motivo la differenza di luminosità tra due stelle che differiscono di 5 classi di magnitudine è di 100 volte(2,5 elevato alla 5=100)

La DISTANZA delle stelle può variare da pochi a milioni di anni-luce e può essere ricavata dal confronto tra la magnitudine apparente della stella e quella intrinseca, se la conosciamo
(la relazione è M = m + 5 –5log d)
Altrimenti si può valutare con metodi diretti
(metodo della parallasse, solo per le stelle vicine fino a 300 parsec)
Oppure con metodi indiretti molto più complessi
mediante cosiddetti indicatori (metodo delle CEFEIDI, delle SUPERNOVE TIPO I, del REDSHIFT)

La MASSA varia da circa 1/10 a 50-100
volte la massa del Sole che è presa come riferimento
Si può ricavare direttamente solo in sistemi binari grazie alle leggi di Keplero e Newton
Altrimenti può essere dedotta dalla relazione

Massa-Luminosità: L = k•m³´âµ

Le stelle: riassunto e caratteristiche

CLASSIFICAZIONE DELLE STELLE PER DIMENSIONI

Varia molto meno delle dimensioni cosicchè
La densità delle stelle può essere molto diversa
Ricordatevi: è un parametro fondamentale per l’ EVOLUZIONE STELLARE

Il RAGGIO aumenta molto più velocemente della massa e varia da 1/100 circa a migliaia di volte quello del Sole;Perciò possiamo trovare stelle enormi ma molto rarefatte (W Cephei, r 1200 volte sole)E viceversa stelle piccole ma estremamente dense e compatte (stelle a neutroni, r circa 30 km)
Le dimensioni si possono ricavare dalla Legge di Stefan
L = 4p R²âˆ™ sT⁴

Il MOTO PROPRIO delle stelle è per lo più impercettibile, a causa della loro grande distanza;
solo per le stelle più vicine siamo in grado di misurare uno spostamento sensibile in tempi brevi, per esempio ARTURO e SIRIO che sono tra le stelle più vicine si sono spostate dai tempi di Tolomeo rispettivamente di circa 1° e 0’5°; la stella di Barnard che a 6 a.l.

è la 3° stella più vicina si è spostata di 0,5° in meno di 2 secoli!
(mezzo grado corrisponde al diametro apparente della luna; tenendo invece il braccio teso davanti a voi l’estensione del pollice corrisponde a 2°, del pugno a 10°, della mano aperta a 20° circa)
La velocita’ radiale delle stelle si può comunque stimare tramite l’effetto DOPPLER per cui si ha una variazione della frequenza delle onde emesse da una sorgente in movimento:
aumento e quindi spostamento verso il violetto dello spettro se essa è in avvicinamento, diminuzione e quindi spostamento verso il rosso se è in allontanamento (REDSHIFT)

Corpi celesti e stelle: riassunto

CLASSIFICAZIONE DELLE STELLE IN BASE ALLA TEMPERATURA

La TEMPERATURA SUPERFICIALE determina il colore della stella e quindi il suo TIPO SPETTRALE
Fu Newton a scoprire che la luce del Sole, attraversando un prisma, produce una sequenza di bande corrispondenti ai colori dell’iride a causa della diffrazione (spettro continuo).

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