Capacità contributiva e progressiva dell'imposta
La capacità contributiva: Cos'è? Origini storiche (1 pagine formato doc)
La capacità contributiva dell'imposta del soggetto passivo, è la possibilità economica del contribuente, di pagare un tributo.
La possibilità economica è data da indici o manifestazioni della capacità contributiva.
Gli indici possono essere manifestazioni immediate ( avere un certo reddito, o possedere un certo patrimnio) oppure manifestazioni mediate ( consumo, acquisto, vendita di beni, affari che il contribuente svolge.) . L'imposta deve essere commisurata alla capacità contributiva del soggetto passivo, cioè attraverso la progressività dell'imposizione.
In base al principio della progressività dell'imposizione tributaria, il tot. delle imposte pagate da un soggetto deve aumentare più che proporzionalmente rispetto al suo reddito.
Attualmente nei sistemi moderni, è presente il principio di progressività dell'ìmposta, ma non è sempre stato così.
Fino alla Rivoluzione francese il clero e la nobiltà ( Primo e Secondo Stato) nonostante avessero redditi più alti pagavano poche imposte, mentre il popolo ( Terzo Stato) che aveva redditi bassisimi doveva caricarsi di tutte le imposte del paese. In questo caso si tratta di sistema tributario regressivo. In seguito alla Rivoluzione furono introdotte le imposte proporzionali, basate sul principio che tutti dovevano pagare le tasse, ma chi guadagnava di più non doveva pagare più tasse, ma le stesse pagate da chi aveva redditi più bassi.
Nel XX secolo sono stante introdotte (per questioni di giustizia sociale) imposte progessive, basate sul principio che ogni imposta dev'essere progressiva, ma sul reddito totale di ogni individuo, l'aliquota fiscale dev'essere crescente, quindi il totale imposte che un soggetto paga, devono essere superiori al reddito dell'individuo stesso (IRPEF).
La possibilità economica è data da indici o manifestazioni della capacità contributiva.
Gli indici possono essere manifestazioni immediate ( avere un certo reddito, o possedere un certo patrimnio) oppure manifestazioni mediate ( consumo, acquisto, vendita di beni, affari che il contribuente svolge.) . L'imposta deve essere commisurata alla capacità contributiva del soggetto passivo, cioè attraverso la progressività dell'imposizione.
In base al principio della progressività dell'imposizione tributaria, il tot. delle imposte pagate da un soggetto deve aumentare più che proporzionalmente rispetto al suo reddito.
Attualmente nei sistemi moderni, è presente il principio di progressività dell'ìmposta, ma non è sempre stato così.
Fino alla Rivoluzione francese il clero e la nobiltà ( Primo e Secondo Stato) nonostante avessero redditi più alti pagavano poche imposte, mentre il popolo ( Terzo Stato) che aveva redditi bassisimi doveva caricarsi di tutte le imposte del paese. In questo caso si tratta di sistema tributario regressivo. In seguito alla Rivoluzione furono introdotte le imposte proporzionali, basate sul principio che tutti dovevano pagare le tasse, ma chi guadagnava di più non doveva pagare più tasse, ma le stesse pagate da chi aveva redditi più bassi.
Nel XX secolo sono stante introdotte (per questioni di giustizia sociale) imposte progessive, basate sul principio che ogni imposta dev'essere progressiva, ma sul reddito totale di ogni individuo, l'aliquota fiscale dev'essere crescente, quindi il totale imposte che un soggetto paga, devono essere superiori al reddito dell'individuo stesso (IRPEF).