finanza neutrale e finanza funzionale

Il ruolo dello stato in economia, La finanza neutrale e La finanza funzionale. (4 pagine formato doc)

Appunto di guessina
Finanza neutrale e finanza funzionale * Finanza neutrale e finanza funzionale * - Il ruolo dello stato in economia - Lo Stato, nel momento in cui svolge un'attività finanziaria, esercita un'attività di spesa a cui corrisponde un'attività di entrata.
L'intervento dello Stato in economia si atteggia in modo diverso a seconda di quale di gamma di servizi pubblici intende offrire. Nel corso degli ultimi due secoli sono state elaborate diverse teorie sull'opportunità di un massiccio intervento dello Stato in economia; principalmente si sono contrapposte due diverse teorie , che prendono il nome di finanza neutrale e finanza funzionale. La finanza neutrale: è una teoria economica elaborata da alcuni economisti alla fine del 1800 secondo la quale lo Stato doveva limitare al massimo il proprio intervento nell'economia; infatti, sempre secondo questa teoria, l'intervento dello Stato sarebbe risultato dannoso, in quanto finiva per alternare gli equilibri che il sistema economico naturalmente raggiunge.
Si parla anche di politica del “lasciar fare”, cioè di lasciare l'innovativa economia in mano ai privati; questi ultimi infatti nel tentativo di perseguire il proprio benessere personale , finirebbero indirettamente per arrecare un beneficio a tutta la collettività. Secondo l'economista Adam Smith è come se ci fosse una “mano invisibile” che guida il privato nelle sue attività finendo per arrecare beneficio a tutta l'economia dello Stato. Viceversa, se lo Stato fosse intervenuto in economia, volendo offrire una maggiore gamma di servizi pubblici, avrebbe finito per invadere il campo dell'iniziativa economica privata, ed inoltre avrebbe dovuto aumentare la pressione tributaria, sottraendo risorse economiche ai cittadini. Tutto questo crea delle condizioni di squilibrio che invece non esisterebbero se il mercato fosse lasciato “ a se stesso “, in quanto quest'ultimo ha in se le forze per raggiungere l'equilibrio di piena occupazione; con questa espressione ci si riferisce ad un mercato in cui i tre principali fattori produttivi ( terra, lavoro, capitale ) sono pienamente occupati. Per tutti questi motivi lo Stato deve rimanere neutrale, non deve intervenire nell'economia se non al limitato fine di offrire i tre servizi pubblici essenziali, con conseguente limitazione al minimo del prelievo tributario per finanziare questi tre servizi. La finanza funzionale: nel corso del xx secolo, in special modo a seguito della grave crisi economica che colpì tutti i paesi occidentali, che ebbe il suo culmine con il crollo della borsa di New York avvenuto nel 1929, venne meno la fiducia riposta nella capacità dei sistemi economici, di aggiungere spontaneamente ed automaticamente un equilibrio di piena occupazione. Si affermarono così nuove concezioni economiche, legate principalmente al pensiero dell'economista inglese John M. Keyues, il quale teorizzò la necessità che lo Stato svolgesse un ruolo attivo nell'attività economica. L'attività