Fitoiatria: significato e cosa studia
Appunti del prof. Davino dell'Istituto di Patologia Vegetale sulla fitoiatria (12 pagine formato doc)
FITOIATRIA: SIGNIFICATO E COSA STUDIA
Fitoiatria.
Generalità. La fitoiatria è una scienza nata nel dopoguerra, è una delle sottodiscipline della patologia vegetale. Studia il modo di curare le piante, studia tutti i metodi e mezzi di prevenzione e di lotta contro i patogeni per prevenire la perdita di prodotto. Circa ¼ delle produzioni mondiali vengono perse a causa degli agenti patogeni.Fattori di alterazione nelle piante
a) abiotici
- fattori alimentari e meteorici
- acqua
- luce
- pH
- salinità
- eccesso o carenza di elementi nutritivi
b) biotici
- viroidi, virusoidi e virus
- prioni
- fitoplasmi
- richkettsie
- batteri
- funghi
- fanerogame parassite
- insetti, acari e nematodi.
Premunità: tecnica di vaccinazione nelle piante, si chiama anche “protezione incrociata”.
Endemia: è quella malattia in cui l’agente provoca la malattia, ha una diffusione sporadica e quindi la manifestazione non assume qualitativamente e quantitativamente importanza rilevante per la produzione.
Epidemia: si ha quando l’agente della malattia è così diffuso che tende alla distruzione di una popolazione di un’ intera specie.
Al fitoiatria interessa quindi l’epidemia.
Nell’epidemia si distinguono due aspetti:
- qualitativo, il tipo di danno che si può avere;
- quantitativo, la frequenza della malattia in percentuale.
A seconda dell’andamento, le epidemie possono essere di due tipi:
- di tipo esplosivo (quando il numero di individui infettati aumenta in modo esponenziale);
- di tipo lento.
Epidemie nella storia
FITOIATRIA: APPUNTI
Per avere l’ epidemia bisogna che ci sia un sincronismo fra fattori diversi: l’ospite suscettibile, il patogeno aggressivo (deve avere un elevato potere di moltiplicazione e possedere un elevata capacità di diffusione).
Quindi l’epidemia è la diffusione di una malattia in un tempo relativamente breve e su vasta superficie di un determinato patogeno.L’aggressività di un patogeno può aumentare o diminuire per:
- a seguito dell’espansione del patogeno al di là dell’area in cui la malattia ha un carattere endemico;
- quando il patogeno raggiunge un ospite di un’altra area;
- il patogeno può diventare più aggressivo perché seleziona ceppi più resistenti ai fitofarmaci in uso in quel momento.
La moltiplicazione dell’agente patogeno dipende da:
- grado di fertilità (numero di propagali nell’unità di tempo);
- numero di propagali per causare l’infezione (vitalità dei propagali);
- il ritmo delle successioni delle generazioni.
L’ambiente ai fini dell’infezione deve essere idoneo al patogeno.
Integrazione e pianificazione
Interventi:
- Agronomici: lavorazioni del terreno, potatura, concimazione, irrigazione.
- Fisici: eliminazione dei residui infetti, protezione delle ferite, protezione dalle avversità meteoriche, dendrochirurgia.
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