Antropologia: animismo, magia e religione
Appunti di antropologia sull'animismo, sulla magia e sulla religione (3 pagine formato doc)
ANIMISMO IN ANTROPOLOGIA
Animismo. Il primo tentativo di spiegare cosa fosse la religione dal punto di vista antropologico, lo espose Tylor, secondo il quale la sua essenza era la fede nell'idea di un “Dio”. Il contributo principale di Tylor, è stato quello di aver dimostrato che la concezione giudeo – cristiana di dio, era simile alle credenze sugli esseri soprannaturali, riscontrate in tutto il mondo. Egli tentò di dimostrare che l'idea di dio era era un'elaborazione del concetto di anima. Dimostrò inoltre che la credenza nella “teoria dell'anima” è presente in ogni società. Tylor chiamò Animismo, la convinzione secondo cui all'interno di corpi comuni, visibili e tangibili, c'è un'essenza normalmente invisibile e intangibile : l'anima. Tylor è stato criticato per la sua teoria secondo cui l'animismo sarebbe nato come un semplice risultato del tentativo di comprendere fenomeni umani e naturali, sconcertanti. Oggi sappiamo che la religione assolve un'infinita varietà di funzioni economiche, politiche, psicologiche. Un'altra critica riguarda il ruolo delle allucinazioni nella formazione delle credenze religiose. Ad esempio, durante la trance indotta da droghe, si vedono e si sentono cose straordinarie. Da ciò, si può dedurre che le teorie animistiche non sono tentativi intellettuali di spiegare trance se sogni ma, espressioni dirette di esperienze psicologiche. La religione svolge anche la funzione, insieme alla teoria dell'esistenza dell'anima, la funzione di fornire le risposte che la gente si pone riguardo il significato della vita, della morte e la causa di ogni evento. Tutte le culture hanno le loro specifiche entità dotate di anima e un'elaborazione del concetto di spirito. Alcune società credono che la gente abbia due o tre anime, mentre altre, ritengono che determinati individui ne posseggano più di altre. (Es. Jìvaro: tre tipi di anime : comune, arutam, musiak).Antropologia: etimologia e significato
ANIMISMO E CRISTIANESIMO
Animismo e mana. Robert Marret, puntualizzò che la definizione di Tylor secondo cui la religione sarebbe una forma di animismo, è troppo limitata. Infatti, quando si attribuiscono caratteristiche di vita a rocce, oggetti, vulcani ecc, non significa che la gente creda necessariamente che l'anima sia la causa del comportamento vitale di questi oggetti. Si impone a questo punto, una distinzione secondo cui l'idea di una forza soprannaturale le cui manifestazioni non derivano dall'anima. Marret ha coniato, a questo proposito, il termine Animatismo, il quale definisce la fede nell'esistenza di forze non animiste. Egli si servì del termine melanesiano mana, il quale indica la fede nell'esistenza di una forza potente. (Es. le pillole vitaminiche sono prese da milioni di persone perchè ci si aspetta che esercitino un effetto positivo sulla salute e sullo stato di benessere in generale).
Naturale e soprannaturale. Poche culture classificano in modo netto ed efficace le loro credenze secondo queste due categorie. Ad esempio, in una società dove si credono che gli spiriti siano sempre presenti,è irrilevante se è naturale o soprannaturale fornire cibo e bevande agli antenati deceduti. Philip Newman, nel suo studio sui Gururumba della nuova Guinea, sottolinea che essi posseggono una serie di credenze che presuppongono l'esistenza di entità e forze da noi definite soprannaturali.