Alluvione
Descrizione del fenomeno alluvionale (2 pagine formato doc)
Alluvione
Termine che comunemente indica lo straripamento periodico od occasionale dei corsi d'acqua, con conseguente sommersione dei terreni circostanti. In condizioni naturali, tale straripamento non è un fenomeno eccezionale né, per così dire, patologico: molti fiumi, accanto all'alveo normale in cui defluiscono nei periodi di magra o di morbida (letto minore) e al letto maggiore (occupato in tutte le piene stagionali), presentano un più o meno vasto piano di esondazione ove le acque, se non controllate dall'intervento umano, divagano abitualmente in occasione di grandi piene. Le alluvioni sono perciò pericolose solo in caso di eccessiva manomissione dei versanti montani o per l'occupazione di terreni rivieraschi naturalmente soggetti alle piene dei corsi d'acqua. Oggi il carico umano delle regioni potenzialmente soggette ad alluvioni è rilevantissimo: anche se l'uomo è in grado di prevenire il fenomeno e di combatterlo efficacemente, non sempre vengono poste in atto tutte le misure necessarie. Lo sviluppo economico e demografico, anziché limitare i danni delle alluvioni, finisce per accrescerne gli effetti distruttivi, favorendo la moltiplicazione degli insediamenti nelle aree inondabili. In modo impreciso alluvioni indica anche i materiali solidi che i corsi d'acqua trasportano e depositano nell'alveo o nelle zone rivierasche (più precisa è l'espressione depositi alluvionali).
Depositi alluvionali
Tutti i corsi d'acqua trasportano in sospensione una certa quantità di materiali solidi. Quando, in seguito a una riduzione nella velocità della corrente (per variazioni di pendenza, alla foce in un lago o in mare, per il divagare delle acque straripate nelle campagne, per periodi di magra), la capacità di trasporto del fiume diminuisce, i materiali trasportati possono depositarsi sul fondo, dando così origine ai depositi alluvionali.
Termine che comunemente indica lo straripamento periodico od occasionale dei corsi d'acqua, con conseguente sommersione dei terreni circostanti. In condizioni naturali, tale straripamento non è un fenomeno eccezionale né, per così dire, patologico: molti fiumi, accanto all'alveo normale in cui defluiscono nei periodi di magra o di morbida (letto minore) e al letto maggiore (occupato in tutte le piene stagionali), presentano un più o meno vasto piano di esondazione ove le acque, se non controllate dall'intervento umano, divagano abitualmente in occasione di grandi piene. Le alluvioni sono perciò pericolose solo in caso di eccessiva manomissione dei versanti montani o per l'occupazione di terreni rivieraschi naturalmente soggetti alle piene dei corsi d'acqua. Oggi il carico umano delle regioni potenzialmente soggette ad alluvioni è rilevantissimo: anche se l'uomo è in grado di prevenire il fenomeno e di combatterlo efficacemente, non sempre vengono poste in atto tutte le misure necessarie. Lo sviluppo economico e demografico, anziché limitare i danni delle alluvioni, finisce per accrescerne gli effetti distruttivi, favorendo la moltiplicazione degli insediamenti nelle aree inondabili. In modo impreciso alluvioni indica anche i materiali solidi che i corsi d'acqua trasportano e depositano nell'alveo o nelle zone rivierasche (più precisa è l'espressione depositi alluvionali).
Depositi alluvionali
Tutti i corsi d'acqua trasportano in sospensione una certa quantità di materiali solidi. Quando, in seguito a una riduzione nella velocità della corrente (per variazioni di pendenza, alla foce in un lago o in mare, per il divagare delle acque straripate nelle campagne, per periodi di magra), la capacità di trasporto del fiume diminuisce, i materiali trasportati possono depositarsi sul fondo, dando così origine ai depositi alluvionali.