Il paradigma sociale e la criminalità

Con la nascita del paradigma sociale l'analisi della crimnalità si sposta dal singolo individuo alla struttura sociale: Durkheim, Weber e Simmel (4 pagine formato doc)

Appunto di vic1974

PARADIGMA SOCIALE E CRIMINALITA'

Il paradigma sociale e la criminalità - Introduzione.

La teoria sociale si è formata alla fine del diciannovesimo secolo. Con la nascita del paradigma sociale l’analisi della criminalità si spostò dal singolo individuo con le caratteristiche fisiche, psichiche, ambientali, alla struttura sociale e culturale, alle reazioni della società, al sistema delle norme.
Durkheim, Weber, Simmel, pur senza studiare direttamente i gruppi devianti, individuarono già le loro forme di produzione nella modernità. Essi posero a fondamento della teoria dell’equilibrio sociale due variabili generali: la coesione dei rapporti sociali (legame sociale) e la coerenza delle rappresentazioni collettive (legame morale).
All’interno del paradigma sociale i sociologi della teoria strutturale – funzionale, in particolare Merton e Parsons interpretarono il comportamento deviante come uno stato patologico dell’individuo. Un terzo insieme delle teorie sulla devianza si sviluppò a Chicago intorno agli anni ’20. Una tradizione di sociologi e ricercatori rinnovò, con nuovi metodi di analisi, lo studio dei problemi della delinquenza giovanile (social problem), dell’esclusione, della marginalità, della disorganizzazione sociale, delle subculture. In quel collegio di sociologi a Chicago confluirono le influenze del pragmatismo di Jones. L’ecologia umana ha avuto una profonda influenza negli studi sociologici sulle “aree naturali”, sulle subculture, sugli stili di vita devianti, sui modi di apprendimento della delinquenza, delle reazioni della società alla devianza.

Relazioni sociali e formazione del sè, appunti

PARADIGMA SOCIALE DURKHEIM

Densità morale e anomia nelle società di solidarietà organica. La teoria sociologica del crimine e della devianza è in gran parte influenzata dalle questioni poste da Durkheim. Con Durkheim l’analisi dei comportamenti devianti iniziò a riferirsi, per la prima volta, in modo sistematico ai soli fattori sociali. Il principio del bene e del male è ricondotto entro l’ambito sociale. Durkheim è un padre della sociologia sia perché l’ha fondata sulla specificità dei fenomeni sociali, sia per il metodo positivo che ha applicato nella sua ricerca sul suicidio. Per questa seconda ragione, in realtà, potrebbe essere posto nella linea di continuità della statistica morale della quale rappresenterebbe il punto finale. L’oggetto della sociologia di Durkheim è influenzato dalla coscienza collettiva sulla natura del legame sociale. Nella “Divisione del lavoro sociale” (1893) Durkheim analizza due forme particolari di legame sociale o di solidarietà. La solidarietà meccanica descrive il legame sociale della società tradizionale, nella quale i gruppi sono stabili, coesi e gli individui sono simili tra loro. Questo tipo di solidarietà funziona grazie al principio di similitudine, semplicemente o meccanicamente. Il reato soggetto a repressione è una rottura della solidarietà meccanica. La solidarietà organica è specifica della società moderna, nella quale la divisione del lavoro produce differenziazioni nei mestieri e nelle funzioni degli individui.