Corso di sociologia
Appunti dal testo di Bagnasco, Barbagli, Cavalli "Corso di sociologia" ad eccezione dei capitoli: 9, 20, 22,23,24 (72 pagine formato pdf)
Queste società non sono impegnate in vere e proprie attività produttive non intervengono cioè nei processi di
produzione dei beni di cui si servono, ma attingono per sopravvivere al patrimonio di risorse offerto dalla
natura: colgono i frutti che crescono spontanei e catturano animali selvatici.
Le società di cacciatori – raccoglitori sono state stanziate in ambienti molto diversi tra loro: si va dalle zone
artiche e sub – artiche alle zone quasi desertiche dove le risorse naturali sono scarse, alle zone temperate e
alle foreste equatoriali, dove l’ambiente offre evidentemente maggiore abbondanza di risorse disponibili.
Si tratta di società in genere molto piccole, di 30 – 50 membri che vivono in accampamenti temporanei.
2.2.
L’organizzazione sociale
In tutte le società di cacciatori – raccoglitori vige una, più o meno rigida, divisione sessuale del lavoro nel
senso che la raccolta è quasi sempre compito femminile, mentre la caccia maschile.
L’unità sociale di base è la famiglia nucleare composta dai genitori e dalla loro prole e la sua funzione è essenzialmente riproduttiva.
Più famiglie nucleari, grosso modo una decina, costituiscono una banda, questa occupa temporaneamente un
certo territorio, forma un accampamento e organizza cooperativamente la caccia.