La rivoluzione industriale in Inghilterra: schema
Schema riassuntivo sulla rivoluzione industriale in Inghilterra: Wrigley, il concetto di rivoluzione, la crescita economica, l'economia organica avanzata e il concetto di modernizzazione (9 pagine formato doc)
RIVOLUZIONE INDUSTRIALE IN INGHILTERRA: SCHEMA
La Rivoluzione industriale in Inghilterrra (Edward A.
Wrigley)• INTRODUZIONE
- Adam Smith e gli economisti classici sostenevano che l’impulso alla crescita fosse destinato dopo qualche tempo a scomparire, arrestato da cambiamenti endogeni al processo stesso che avrebbero portato alla fine ad uno stato stazionario.
- La superficie terrestre era senza dubbio incapace di espansione. I prodotti che si potevano ottenere dalla terra per l’uomo potevano essere aumentati solo grazie all’applicazione di una crescente quantità di lavoro e di capitale per ogni unità aggiuntiva di produzione. (Veniva aumentata la produzione sulla stessa risorsa immutabile e scarsa)
Rivoluzione industriale in Inghilterra: riassunto e cause
CAUSE RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
- Il PRINCIPIO ECONOMICO DEI RENDIMENTI MARGINALI DECRESCENTI era inevitabile, per questo le prospettive per il futuro apparivano cupe e incerte finché erano condizionate dalla produttività della terra (economia organica)
- Questo destino si poteva evitare solo con radicali e continui progressi nella tecnologia agricola
- Le materie prime erano quasi tutte organiche, ma anche l’energia termica e quella meccanica erano ottenute da fonti organiche
- La produttività non può essere che assai bassa se si utilizza soltanto la forza muscolare umana
- Può esserci un miglioramento con l’utilizzo della forza animale
- Ma poiché gli animali, come gli uomini, hanno bisogno di nutrimento, entrano in competizione con l’uomo per la medesima risorsa scarsa: la terra fertile.
- Mondo odierno: mondo di città e campagne industrializzate; che non segue più i ritmi del sole e delle stagioni; in cui le fortune dell’uomo dipendono in larga parte dal modo in cui l’uomo stesso regola l’economia e non dai capricci del tempo e del raccolto; nel quale la povertà è diventata una scelta opzionale e non la conseguenza necessaria delle limitazioni inevitabili del potere produttivo umano; un modo sempre più libero da catastrofi naturali ma in cui la follia umana può portare ad una distruzione completa e totale.
Rivoluzione industriale, 1700: riassunto
RIVOLUZIONE INDUSTRIALE 1700
Capitolo Primo: IL CONCETTO DI RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
- rivoluzione di tale portata da trasformare l’assetto economico, sociale e demografico di interi paesi del globo terrestre
- supposizione erronea che si tratti di un processo unitario e progressivo tale che, una volta iniziato, esso sia costretto, per una sua logica interna, a conformarsi ad un certo schema
- Non è che nella fase precedente ci siano stati mutamenti molto scarsi
- È più giusto ritenere la rivoluzione industriale come un prolungamento di un processo iniziato molto tempo prima, che soltanto successivamente venne sostenuto da forze nuove
- Crescita continua del reddito pro capite senza la quale la parte più consistente di tutto il reddito avrebbe continuato ad essere necessariamente spesa per l’alimentazione e la maggior parte della forza lavoro ad essere occupata in agricoltura
- Bisogna prendere in considerazione non solo le tendenze produttive, ma anche quelle demografiche: soltanto quando l’aumento della produzione risulti superiore all’aumento della popolazione in modo sostanziale e continuo, vi possono essere elementi per supporre che sia in atto una rivoluzione industriale
- Dal nostro punto di vista di osservazione questa transizione può apparire ovvia e inevitabile, ma essa giunse invece per i contemporanei assolutamente imprevista