Urbanistica delle città europee
appunti sulle novità urbanistiche e il rinnovamento di Barcellona, Parigi, Vienna e Londra nel corso del XIX secolo (2 pagine formato doc)
URBANISTICA DELLE CITTA' EUROPEE
Il rinnovamento delle capitali europee - Contemporaneamente alle Arts and Crafts di Morris si muove un altro fronte che si assume il compito opposto di ristrutturare le grandi città.
Per dominare i cambiamenti le grandi capitali europee devono darsi una struttura completamente nuova; i portati della Rivoluzione industriale vengono nuovamente presi in considerazione, ma nel loro aspetto terziario legato all’amministrazione, allo scambio e al con-sumo. La città deve diventare luogo di circolazione delle merci, centro finanziario, luogo di fruizione e svago della borghesia trionfante. E siccome il mercato ha mille sfaccettature dimensionali, di gusto, di valore monetario, anche la grande capitale assumerà visivamente un carattere complesso.I piani urbanistici europei di fine 800, appunti
TRASFORMAZIONI URBANISTICHE DELL'800
I modelli più significativi sono quattro, decollano dopo i moti del 1848 e si realizzano con il solidificarsi degli Imperi centrali:
• Vienna, la città ad anello (voluta da Francesco Giuseppe e coordinata dal Löhr)
• Parigi, la città a rete (realizzata a Napoleone III e dal Barone George-Eugéne Haussmann)
• Barcellona, la città a maglia ortogonale illimitata (sulla base del piano di I. Cerdá)
• Londra (trasformata da J. Pennethorn in una città-territorio o in una conurbazione continua tra la City e la periferia)
Nonostante questi modelli sian0 assai diversi, presentano molte analogie e, soprattutto, sono tali da modificare nella stessa direzione la dimensione e la percezione dello spazio urbano, rispetto alla quale l’architettura dovrà d’ora in poi misurarsi.
Architettura urbanistica dell'800: riassunto
EVOLUZIONE DELLA CITTA' NELLA STORIA
La nuova città:
- conquista il territorio con la demolizione delle mura (Vienna e Barcellona) o con l’istituzione di un sistema di Arrondissement (Parigi) o con la fondazione del Metropolitan Management Act (Londra)
- centralizza le attività rappresentative, amministrative e finanziarie collocandole lungo l’anello via-rio che circonda il centro antico (Vienna) o all’intersezione delle più importanti arterie stradali (Pa-rigi, Londra e Barcellona)
- espelle dal tessuto urbano le attività più inquinanti
- organizza la rete viaria secondo un tracciato ampio di boulevards alberati (Parigi), o di vias trascen-dentales (Barcellona), o nel gigantesco vuoto del Ring (Vienna), o nel complesso di Streets, Roads, Squares e Avenues (Londra)
- dissemina nelle cerniere del sistema di circolazione i nuovi servizi culturali (musei), quelli civili (scuole, ospedali), commerciali (grandi magazzini) e quelli per il tempo libero (parchi).
Piano urbanistico di Vienna
STORIA DELL'URBANISTICA MODERNA
Vi sono poi le attrezzature tecniche, indispensabili alla mobilità e alla manutenzione della metropoli: la ferrovia e le stazioni, indispensabili per collegare il territorio produttivo ai luoghi del consumo. La stazione è la nuova porta d’accesso alla città, luogo per eccellenza della modernità. Poi le metropolitane, sopraelevate o sotterranee, che consentono il decentramento della residenza borghese nei più salubri sobborghi esterni. Ancora, la rete stradale, gli impianti di illuminazione, la rete idrica e fognaria, mec-canismi sotterranei e invisibili, ma capillarmente estesi a tutta l’area urbana, alla quale garantiscono igiene e funzionalità.