Ravenna: capitale imperiale e del regno d'Italia, sotto Teodorico
Riassunto dell'arte paleocristiana a Ravenna a partire dal 402 d.C, fino al 526 d.C. (5 pagine formato docx)
La città di Ravenna subì numerosi cambiamenti quando divenne capitale.
Un ruolo fondamentale nel cambiamento della città lo ebbe Galla Placidia, sorella di Teodosio. Alla morte del fratello, Galla Placidia, fu chiamata a Ravenna per reggere le sorti dell’impero in nome del figlio Valentiniano III. L’arrivo di Galla Placidia segnò l’inizio di numerose commissioni.
La chiesa di San Giovanni Evangelista fu costruita a seguito di un voto pronunciato dalla stessa imperatrice. La chiesa oggi è frutto di una radicale ricostruzione in seguito ai bombardamenti subito nel corso della seconda guerra mondiale. Si tratta di una chiesa ad impianto basilicale a tre navate il cui accesso are consentito tramite un nartece. La terminazione della chiesa è ad abside internamente mentre, esternamente, assume una forma poligonale.
La chiesa presenta due vani di servizio attigui all’abside, in corrispondenza delle due navate laterali. Questi due ambienti vengono chiamati pastophoria e, rispettivamente, prendono il nome di:
- prothesis, con funzione di custodia del materiale liturgico;
- diakonikon, equivalente all’odierna sacrestia.
La chiesa di Santa Croce, attualmente modificata rispetto alla struttura originaria, presentava un nartece d’accesso con, ad una delle sue estremità, un oratoria a forma crociata. L’oratorio, oggi distaccato, è noto come Mausoleo di Galla Placidia. Esternamente l’oratorio è molto sobrio. Si tratta di una struttura in laterizi che presenta una decorazione ad arcate cieche con, all’incrocio dei bracci, un tiburio vale a dire una struttura a pianta quadrilatera o poligonale che nasconde al suo interno una cupola. Alla semplicità esterna si contrappone una estrema ricchezza interna. Nella parte inferiore delle pareti è presente un rivestimento marmoreo, al di sopra del quale è una decorazione a mosaico.