L'arte longobarda
Riassunto sull'arte longobarda (2 pagine formato docx)
La scultura lapidea è tra le più importanti testimonianze artistiche.
Si tratta soprattutto di oggetti relativi all’arredo liturgico. Questo tipo di scultura si evolve attraverso i secoli essendo funzionale allo svolgimento della pratica religiosa.
Il pluteo dalla Chiesa di San Giovanni Battista, di Monza, è di epoca longobarda ma riprende la simbologia tradizionale. Vi sono raffigurati due agnelli affrontati, con al centro una croce, racchiusi in una cornice a tralci di vite. La tecnica di realizzazione è molto semplice, non particolarmente elaborata anche se in alcuni particolari, si denota una particolare attenzione ai dettagli (esempio, la pelliccia degli agnelli).
I pilastrini presentano una decorazione fitomorfa con doppio tralcio intrecciato e foglie polilobate. I codici iconografici sono assolutamente tradizionali ma vengono associati in un modo, a volte, abbastanza originale.
La scultura di epoca longobarda si distingue principalmente per tre caratteristiche:
- la bidimensionalità, quasi mai c’è la scultura a tutto tondo ma piuttosto una lavorazione a bassorilievo;
- l’aniconismo;
- l’horror vacui, termine stilistico che significa letteralmente “paura del vuoto” ed è quella tendenza estetica che vuole riempire tutti gli spazi possibili della superficie delle sculture, con motivi decorativi. Il pluteo della Chiesa di Santa Maria del popolo, a Pavia, troviamo una croce riempita con una matassa, con ai lati due pavoni che si abbeverano a dei cantari molto stilizzati. Poi forme a disco, nelle parti superiori, con al centro due grandi fioroni e una decorazione di tipo geometrico. Oltre a ciò lo sculture ha inserito negli spazi di risulta altri elementi come una matassa, una foglia, un fiore in basso a destra, e una girandola in basso a sinistra.