Van Gogh: biografia e opere
Appunti schematici di storia dell'arte su Van Gogh: biografia e descrizione di alcune opere (I mangiatori di patate, Notte stellata e Campo di grano con volo di corvi) (4 pagine formato doc)
VAN GOGH: BIOGRAFIA
Vita:• Figlio di un pastore protestante,
• Grazie anche alla spinta del fratello Theo che lavorava in una galleria d’arte di Parigi, si dedica alla pittura.
• Contrariamente agli altri componenti della famiglia Van Gogh, Theo rimarrà sempre molto vicino al fratello Vincent aiutandolo anche finanziariamente ed incitandolo a proseguire nella pittura.
• Vincent va quindi a Bruxelles e frequenta la scuola d'arte, dove fa conoscenza con diversi pittori diventando nel (1880) amico del pittore nederlandese Anton van Rappard. In questo periodo realizza copie di opere di Jean-François Millet.
• Dicotomia genio-follia = motore della pittura originale ed unica
• Altri ritengono invece che Van Gogh dipingesse nei momenti di sanità e lucidità, e che la sua genialità non fosse connessa alla follia, alimentata invece dai rapporti con alcuni membri della sua famiglia.
• Importante influenza ebbe per lui l'amico Paul Gauguin.
• Nel 1886, (anno in cui si trasferisce a Parigi), vi è una svolta nella pittura di Van Gogh: egli infatti capisce appieno l’Impressionismo, schiarendo la sua tavolozza (fino ad allora scura e monotona), e viene a contatto con le teorie di Seurat, adottandole con grande entusiasmo. Qui però non si può parlare di puntillismo, ma di divisionismo, in quanto i puntini si trasformano in linguette di colore accostate, disposte coerentemente alla forma del soggetto (come si nota nel suo Autoritratto).
• Nel 1888 si trasferisce ad Arles, nel sud della Provenza, regione ricca di colori e luminosità. Egli ha il progetto di aprire un "Atelier del Sud", un luogo in cui tutti gli artisti che avrebbero voluto cercare pace e tranquillità avrebbero potuto rifugiarsi: invece qui la sua situazione mentale peggiora, ed è costretto a ricoverarsi diverse volte in case di cura. Nonostante tutto in questo periodo dipinge circa 200 opere di altissimo livello.
• Da questo momento (1880) alla sua morte passeranno solo 10 anni, ma in questo tempo Van Gogh dipinse un numero enorme di quadri, ben oltre 850: questa è una delle sue principali caratteristiche. Anche gli impressionisti dipingevano velocemente per evitare che si perdessero i giochi di colore che li avevano colpiti; in Van Gogh invece questa è l’urgenza interiore di esprimersi, in assoluta libertà, obbedendo più al sentimento che alla ragione.
• Van Gogh rispetto agli impressionisti, tende a proiettare nella realtà se stesso, e quindi tende a trasformarla, a trasfigurarla secondo i suoi sentimenti.
• Anche Van Gogh, come Gauguin, usa la linea non come mezzo descrittivo, ma con funzione espressiva, trasformando il colore reale per renderlo suggestivo: il colore non è dunque quello reale, ma un colore che suggerisce l’emozione, un colore attraverso cui Van Gogh si esprime con più forza.
• L’importante quindi non è descrivere dei fatti narrati in modo oggettivo, ma il significato umano di ciò che si rappresenta, così come lo si sente.
La vita di Van Gogh
VINCENT VAN GOGH: OPERE
I mangiatori di patate.
• E' il capolavoro conclusivo del periodo olandese.
• Non nasce di getto, è stato accuratamente preparato: è preceduto da parecchi studi di teste, personaggi e ambientazioni. Prima di comporre questo quadro Van Gogh cerca di definire i ''tipi giusti'', analizza attraverso numerosi disegni, spesso inseriti nelle sue lettere, le fisionomie dei contadini di Nuenen: con questi lineamenti marcati, le fronti basse, le labbra grosse, e le donne con le cuffie bianche.
• Van Gogh visita le case dei contadini, studia l'ambiente dal vero, con lo stesso tipo di illuminazione, e fa diverse versioni prima di quella definitiva.
Gli interessa rendere viva la scena, far capire che questa gente ha zappato tutto il giorno, e mangia quello che ha raccolto con le stesse mani che hanno lavorato.
• I visi sono deformati nei tratti fisionomici insistiti ed esagerati fino alla caricatura,
• Le mani rese nodose dal lavoro pesante, sono messe in evidenza dalle pennellate grumose e dalla luce.
• Gli abiti scuri dalle fogge modeste si inseriscono nell'ambiente confondendosi con le pareti annerite dal fumo.
• La luce della lanterna appesa al centro riflette sulle cuffie bianche, sulle tazzine e sulle patate disposte nel piatto.
• Van Gogh ci comunica una dimensione molto vera ma anche sacra, quasi rituale delle abitudini quotidiane dei contadini. Il loro modo di disporsi attorno al tavolo, la disposizione ordinata delle patate nel piatto, le tazzine allineate, la lentezza e ripetizione dei gesti e degli sguardi, che si richiamano, suggeriscono un'atmosfera di sacralità.
• La verità di Van Gogh è estrema: i colori sono terrosi e densi, la pittura di questo quadro ha l'aspetto e la consistenza della terra.
• I contadini sembrano dipinti con la stessa terra su cui lavorano. In questa verità che si sente, che ci ricorda odori, sensazioni tattili, si respira l'atmosfera di questa cucina, sta la bellezza e la qualità altissima di questo capolavoro.
Notte stellata. Notte stellata è un dipinto ad olio su tela di cm 73 x 92 realizzato nel 1889 dal pittore Vincent Van Gogh. È conservato al Museum of Modern Art di New York.