L'arte romana: periodi e caratteristiche
I periodi e le caratteristiche dell'arte romana: riassunto (12 pagine formato doc)
ARTE ROMANA: PERIODI
L’Arte Romana.
Libro di riferimento con illustrazioni: "L’arte italiana" di Piero Adorno, vol.1. L’arte romana ebbe tardo sviluppo, poiché, come sappiamo i romani erano intenti nel conquistare, quindi si svilupparono e impegnarono i loro lavori nelle opere di costruzione più utili per la vita comune e meno belle e artistiche. Dal punto di vista estetico quindi vennero definiti piuttosto rizzi. Per tutto il periodo repubblicano, l’unica forma d’arte romana venne devoluta a costruzioni funzionali, come le strade, gli acquedotti, le fognature… i romani si potevano definire, più che artisti, provetti geometri e architetti.La situazione, però, iniziò una metamorfosi durante il periodo imperiale. Ciò fu dovuto a due motivazioni principali:
1. In anzitutto, fu dovuto alla colonizzazione della Grecia, da parte dei romani. Infatti l’impatto con la cultura Greca, più evoluta dal punto di vista artistico, fu molto forte, a tal punto che i filosofi e i politici romani attuarono una vera e propria campagna contro l’arte greca, testimoniata anche da alcuni scritti, giunti fino a noi.
2. In secondo luogo i Romani si accorsero del grande potere persuasivo, che l’arte e il bel aspetto, avevano sulla popolazione e sulle colonie: in tutte le colonie dell’ impero romano possiamo trovare selle statue e sculture dell’imperatore, che lo rendevano presente anche nei posti più lontani.
Arte romana: riassunto
ARTE ROMANA IMPERIALE
In età imperiale quindi l’arte viene utilizzata come propaganda politica, per rappresentare la grandezza e la potenza dell’imperatore. Un altro utilizzo dell’arte da parte dei romani, ma in modo schematico e ripetuto in tutte le città, fu quello della disposizione degli edifici e sculture in modo analogo in tutte le loro colonie. Sotto il periodo dell’imperatore Adriano, nell’impero romano, si diffonde “la moda” dell’arte greca, poiché l’imperatore era un fanatico dell’arte ellenistica.
Le tecniche costruttive: L’ARCO
La maggior originalità, i romani, la dimostrano nell’architettura, la più funzionale delle arti, la più pratica, la più adatta per la realizzazione di opere utili.
Uno degli elementi più tipici dell’arte romana è l’arco. Esso poggia sempre se delle colonne o dei pilastri e tra questi e l’arco si trova il piedritto, e su di quest’ultimo che viene scaricata tutta la forza e il peso dell’arco. Per la costruzione dell’arco si utilizza un impalcatura chiamata centina. Le pietre che costituiscono un arco sono chiamate conci, di forma a cono tronco, si incastrano nelle centine, partendo dai primi appoggiati sui piedritti. Quando viene messo l’ultimo concio che si incastra con tutti gli altri, si possono togliere le centine poiché l’arco sta in piedi da solo. Per la forza di gravità, tutte le pietre vengono attratte verso il basso, ma l’ultimo concio, che ha una forza di gravità maggiore, imprime a sua volta una forza sugli altri conci che ricevono un spinta laterale che si propaga a catena fino a scaricarsi sui piedritti e quindi sui pilastri.
ARTE ROMANA RIASSUNTO
Le costruzioni murali: I romani svilupparono molto la tecnica edilizia, con molti stili differenti per la costruzione di muri.
OPUS CEMENTICIUM
L’antenato del cemento fu proprio l’opus cementicimu, inventato dai romani. L’opus cementicium era un impasto di malta, calce e sabbia elastica, la POZZOLANA. Questo materiale è rimasto insuperato fino al XVIII secolo. Essendo un materiale molto resistenze i romani lo utilizzarono per legare tre loro le pietre, ma venne utilizzato anche colandolo nelle centine, in modo da creare muri fatti solo di opus cementicium. Questo materiale oltre a essere resistente era anche impermeabile quindi venne utilizzato molto anche per la costruzione di fognature, acquedotti, dighe, che ci rendono bene l’idea della sua resistenza poiché sono pervenute fino a noi.
Pag. 327: La CLOACA MAXIMA: una fognatura di Roma, ancora funzionante, che risale al tempo romano.