Arte greca: periodo arcaico e periodo classico
Appunti sull'arte greca: la periodizzazione, gli stili, le caratteristiche generali, dall'età arcaica attraverso lo 'stile severo' fino all'età classica (2 pagine formato doc)
ARTE GRECA: PERIODI
Arte greca.
CONCETTI PRINCIPALI: bellezza, proporzioni, regole (canoni), equilibrio di rapporti, idealizzazione.
PERIODI: medioevo ellenico (XI-VIII sec.), età arcaica (VIII-metà V sec.), età classica (metà V-fine IV sec.), ellenismo (fine IV-fine I sec.).
CLASSICO: riferito all’arte greco-romana.
CLASSICISMO: studiare, imitare e copiare l’arte classica.
I periodi dell'arte greca: riassunto
ARTE GRECA ARCAICA
ETÀ ARCAICA.
Gli artisti cercano di rappresentare non ciò che è transitorio e mutevole, ma ciò che è perfetto e, come tale, immobile e immutabile. Se nella civiltà cretese-micenea il tema principale dell’architettura era la città-palazzo o la città-fortezza, sede dell’uomo, nella civiltà greca è il tempio, sede della divinità, ossia dell’eterno. L’attenzione veniva data soprattutto all’esterno, quindi alle colonne, perché all’interno potevano andare solo i sacerdoti. Nella cella v’era la statua del dio; il pronao era un atrio. C’erano vari tipi di templi:L’arte arcaica è divisa in tre stili, per quanto riguarda soprattutto architettura e scultura: dorico, ionico e corinzio.
ARCHITETTURA - ORDINE DORICO
Il più antico; la colonna, priva di una propria base, si appoggia direttamente sullo stilobate, la piattaforma comune a tutto l’edificio. Quest’ordine emana un senso di forza contenuta e maestosa solennità; le forme sono semplificate, essenziali ma decise. Anche la trabeazione è essenziale: l’architrave è liscio, e il fregio decorato alterna lastre aggettanti con tre scanalature (i triglifi) e lastra quadrangolari rientranti lisce o scolpite con poche figure (metope). Il tempio si conclude in alto con la copertura a due spioventi che forma sulla testate due zone triangolari (timpani) ove spesso sono collegate scene scolpite con temi mitici.
Echino: circolare; abaco: quadrangolare. Rastremazione: assottigliare verso l’alto il diametro della colonna con correzioni ottiche e scanalature.
ORDINE IONICO
A differenza dell’ordine dorico, la colonna non si poggia sullo stilobate ma su una propria base costituita da sporgenze (tori) e rientranze (trochili). La colonna sembra più slanciata, leggera, raffinata, elegante. Echino decorato con decorazioni ovoidali (ovoli) e v’è un elemento tra esso e l’abaco, il pulvino. Il fregio continuo è detto zoophòros, che rappresenta esseri viventi. Quest’ordine contrasta con la forza del dorico con un senso vibrante e raffinato.
ORDINE CORINZIO
Vitruvio vedeva in esso “gracilità e sveltezza verginali”. Esso è simile a quello ionico per quanto riguarda leggerezza e slancio, il fregio continuo, il fusto, ma nel capitello sono presenti foglie d’acanto (secondo una leggenda narrata da Vitruvio questo capitello fu ispirato allo scultore Callìmaco dalla vista di un cesto avvinto dall’acanto sulla tomba di una fanciulla a Corinto). Ha inizio solo nel V sec. e nel periodo ellenistico.
ARTE GRECA SCULTURA
SCULTURA - Venivano rappresentati prevalentemente statue e scene continue. Le statue raffiguravano l’uomo, soprattutto atleta, dio, eroe. Idealizzavano i personaggi e avevano canoni precisi. Le scene erano tratte dalla mitologia.
ARTE GRECA CLASSICA
TARDO ARCAISMO – INIZI ETÀ CLASSICA - STILE SEVERO. È uno stile di passaggio fra l’arte arcaica e l’arte classica. Nel V sec. esistono due punti di riferimento precisi: le guerre persiane e la ricostruzione dell’Acropoli di Atene. Nel 447, nell’età di Pericle, la città inizia la costruzione della sua acropoli creando uno dei più importanti complessi monumentali di tutti i tempi. Fra l’evento bellico e quello artistico si compie il passaggio dall’arcaismo all’età classica, con un indirizzo artistico prevalentemente attico detto stile severo per il rigore costruttivo in architettura, in scultura e ceramica, e per la serietà dei visi che perdono il tradizionale sorriso.
MIRONE
Tra i più famosi bronzisti dell’antichità c’è Mirone (500-450 a.C. circa). Creò statue di dei, atleti, eroi ed anche animali, ma tutte le sue opere sono andate perdute: abbiamo solo alcune copie di età romana.
POLICLETO
Visse nel V sec. a.C., un altro degli artisti più noti dell’antichità. Anche di lui non abbiamo alcuna opera.
PITTURA VASCOLARE
È la pittura sui vasi. Essi sono serviti come arredo per le tombe, sono quindi stati “protetti” e sono dunque giunti fino a noi, a differenza di rappresentazioni di pittura greca, come quadri e pittura parietale.
I vasi erano tutti di argilla o creta o terracotta; venivano modellati sul torchio, poi essiccati, indi messi nel forno. Nei vasi rossi dipingevano con smalto. Erano tutti piatti, quindi nei panneggi incidevano con una punta metallica e raschiando creavano qualche particolare; poi a volte aggiungevano altri colori per arricchire, migliorare il vaso: bianco, viola, giallo.