Le Corbusier: opere e strutture
Riassunto su Le Corbusier e le sue opere e strutture: La casa come macchina per abitare, Villa Savoye (1929-1931, Poissy), Unità di abitazione (1946-1952, Marsiglia), Progetto urbanistico per Chadigarth (planimetria generale 1951) e Cappella di Notre-Dame-du-Haut (1950-1955 Ronchamp) (2 pagine formato doc)
LE CORBUSIER: OPERE E STRUTTURE
Le Corbusier (1887-1965).
La casa come macchina per abitare. Le Corbusier può essere considerato uno dei più grandi architetti del novecento. La sua attività spaziò dall’architettura all’urbanistica,fino all’industrial design,e venne perseguita sempre con costanza, passione e fantasia. Oltre ad essere un operoso progettista,fu anche uno dei primi teorico dell’architettura contemporanea,e a lui si deve l’organizzazione del primo congresso internazionale d’architettura moderna (CIAM),tenutosi nel 1928 in Svizzera.Le Corbusier: riassunto breve
LE CORBUSIER: VILLA SAVOYE
Villa Savoye (1929-1931, Poissy). In Villa Savoye si esprime tutto l’innovativo linguaggio di Le Corbusier. La costruzione,di due soli piani,ha una pianta quadrata e si regge su degli esili colonnini in calcestruzzo armato chiamati pilotis.
Partendo dal basso si ha un portico coperto. Oltre al garage vi sono i servizi di lavanderia e un piccolo appartamento per l’autista. Dal portico,n diretto contatto con il prato circostante,si accede al primo piano mediante due rampe di scale.
Poiché tutta la struttura è in calcestruzzo armato,le pareti non hanno funzione portante e dunque possono essere disposte in piena libertà,secondo le esigenze di progettazione e di organizzazione dello spazio pensate dall’architetto.
Le Corbusier: riassunto della storia, delle opere e del pensiero
LE CORBUSIER: STRUTTURE
Dal grande soggiorno rettangolare si accede a una terrazza a L'invisibile da fuori. Un’ulteriore rampa,infine,conduce alla copertura pina. Qui sono ricavati il solarium,lo stenditoio e il giardino pensile,protetti per mezzo di un setto di muro sagomato con morbide forme,generate in pianta dal rigoroso raccordo di cerchie ellissi.
Nel complesso la costruzione appare un assemblaggio di volumi geometrici puri,assolutamente estraneo all’ambiente circostante,dal quale essa emerge con voluta e singolare chiarezza.
La logica progettuale di Le Corbusier,del resto,sta proprio nel suo creare gli ambienti dall’interno,plasmandoli alle esigenze di chi dovrà in seguito fruirne,senza interessarsi più di tanto dei rapporti con l’esterno. Ciò non significa indifferenza a tali rapporti:egli,infatti,nutre la consapevolezza che se un’architettura obbedisce con rigore razionale a tutte le necessità funzionali a essa connesse,non può essere in contrasto con l’ambiente e il paesaggio circostanti.
Verso un'architettura di Le Corbusier: riassunto
LE CORBUSIER: VILLA SAVOYE
Villa Savoye è il miglior prototipo dei cinque punti di una nuova architettura:
• I pilotis,ovvero gli esili piastrini in calcestruzzo armato,la cui funzione è quella di isolare la residenza dal terreno;
• Il tetto-giardino,funzionale all’evoluzione tecnologica,poiché diventa una misura particolare di protezione che rende impermeabile il tetto;
• La pianta libera,resa possibile dall’uso dei solai in calcestruzzo armato,retti dai pilotis,lascia al progettista la possibilità di organizzare gli spazi di ogni piano senza ricalcare quelli dei piani sottostanti;
• La finestra a nastro,rivoluziona l’aspetto delle moderne facciate. Il suo sviluppo orizzontale,reso possibile dall’uso dei solai in calcestruzzo e dal conseguente alleggerimento delle pareti,consente una maggiore penetrazione luminosa e una più idonea corrispondenza tra funzione interna e forma esterna.
• La facciata libera,la quale discende ancora dalla struttura dei solai e dei pilastri. Quest’ultimi sono arretrati rispetto alle facciate che pertanto possono assumere nuove configurazioni in relazione alle funzioni degli spazi interni. Solo così la casa può assumere il ruolo di macchina per abitare,e l’architettura deve riuscire a rendere tale macchina sempre più perfetta e funzionale.
Le Corbusier: riassunto della vita, opere e la nuova architettura
LE CORBUSIER: UNITE' D'HABITATION
Unità di abitazione (1946-1952, Marsiglia). Le teorie di Le Corbusier trovano applicazione anche nella progettazione di grandi complessi di abitazione e di intere città. A questo fine nel 1947 l’architetto elabora il modulor che,sulla base delle proporzioni umane,individua una serie di multipli e sottomultipli geometrici in base ai quali dimensionare le costruzioni.
Le Corbusier aveva progettato una concentrazione elevata di alloggi all’interno di un unico e complesso organismo polifunzionale,progetto che troverà la sua realizzazione nell’Unità di abitazione a Marsiglia.
L’edificio,composto da 17 piani,è percorso al suo interno da sette strade coperte,interconnesse da scale e blocchi di ascensori,che servono 337 appartamenti per 1500 abitanti.
Quasi tutte le cellule abitative sono duplex,cioè disposte su due diversi livelli accessibili mediante una scala interna. Ciò consente di creare spazi più liberi e mossi,e meglio rispondenti alle esigenze dell’abitare quotidiano.
L’esperienza di Marsiglia si colloca comunque in una scala progettuale tra quella architettonica e urbanistica.