I Macchiaioli: caratteristiche, tecnica ed esponenti
Riassunto di storia dell'arte sui Macchiaioli: caratteristiche, tecnica. Biografia e opere dei maggiori esponenti del movimento, quali: Giovanni Fattori e Silvestro Lega (4 pagine formato pdf)
MACCHIAIOLI: CARATTERISTICHE
I Macchiaioli. La corrente dei Macchiaioli è una delle più interessanti e innovative tra i movimenti artistici della pittura di italiano di metà Ottocento.
Si è sviluppata tra il 1856 e il 1870 a Firenze, presso il caffè Michelangelo, punto di ritrovo degli artisti. Il termine "macchiaioli" venne coniato nel 1862 da un anonimo recensore della "Gazzetta del popolo", che si riferiva con quel termine agli artisti che avevano dato origine ad un rinnovamento di stampo accademico della pittura italiana. Il gruppo vive un entusiasmo forte nei confronti della patria e promuovono una pittura che ripropone un linguaggio adeguato ai tempi moderni, in contraddizione con l'Accademia di Belle Arti.Gli esponenti più importanti sono: Giovanni Fattori, Silvestro Lega, Telemaco Signorini, Odoardo Borrani, Giuseppe Abbati, Raffaello Sernese e
Adriano Cecioni. Il punto di riferimento del gruppo era Diego Martelli.
I Macchiaioli: riassunto
MACCHIAIOLI: TECNICA
I Macchiaioli dipingono su tavolette di piccole dimensioni e si allontano da tematiche stereotipate, cercando soggetti da dipingere tra i più umili: pagliaio,
mercati, campi agricoli, ambientazione campagnola con donne che lavorano, scene di vita quotidiana. La pittura macchiaiola è detta così perché vede la
sovrapposizione di macchie di colori, che definiscono le masse di luce e di ombre; in tal modo i contrasti sono realizzati direttamente con il colore e non per mezzo del chiaroscuro tradizionale. All'inizio gli artisti appartenenti a questa corrente saranno respinti da molte esposizioni ufficiali perché in rottura con le convenzioni artistiche, ma porteranno comunque avanti le loro idee e le loro innovazioni.
Macchiaioli e Giovanni Fattori: riassunto e caratteristiche
MACCHIAIOLI: FATTORI
Giovanni Fattori. Nacque nel 1825 a Livorno; non terminò gli studi perché dovette andare ad aiutare il fratello. A quindici anni il padre gli permette di seguire delle lezioni, così nel 1846 si trasferisce a Firenze, dove si scrive inizialmente alla scuola privata di Bezzuoli e successivamente all'accademia delle belle arti. Nel 1849 si trasferisce a Livorno. Nel 1860 si sposa, ma nel ‘67 la moglie muore e trova conforto in Diego Martelli che lo invita nella sua villa. Infatti Fattori dipinge l'uomo. In questi soggiorni abbandona sempre di più i ritratti per passare ai paesaggi. Negli ultimi della sua vita produce incisione all'acqua forte, tecnica che consiste nell'incidere su una lastra con dell'acido per poi produrre figure con dei colori sulla carta. Muore nel 1908.