Il Settecento: riassunto

Il settecento: riassunto di arte. Il Settecento si presenta come uno dei secoli di maggiore forza intellettuale, in cui si vengono fondando le premesse dell’età moderna (3 pagine formato doc)

Appunto di heaven

IL SETTECENTO: RIASSUNTO

Il Settecento si presenta come uno dei secoli di maggiore forza intellettuale, in cui si vengono fondando le premesse dell’età moderna.
E’ il secolo dell’Illuminismo, quel vasto movimento culturale-filosofico, sorto in Inghilterra e ben presto diffusosi in tutta Europa, che cerca di capire la realtà attraverso i Lumi della ragione.

Inoltre si nota l’accentuarsi della decentralizzazione amministrativa e culturale, dello sviluppo del commercio e dell’industria e della contestazione del principio della monarchia assoluta, dando luogo ad importanti modifiche in campo artistico: la corte cessa di essere il baricentro dell’arte e delle lettere mentre nuovi committenti fanno la loro comparsa e si sviluppano vari centri culturali, indipendenti dal potere centrale.
Il tema fondamentale diventa quindi la chiarezza razionale di contro l’oscurità.
In arte significa l’opposizione al barocco ed ai suoi artifici, l’opposizione ai forti contrasti chiaroscurali, il recupero della leggerezza delle forme e della luminosità, che porta alla schiarita dei colori (1725).Significa anche ritorno alla semplicità ed alla natura, vista come evasione dalla società contemporanea, e perciò con gli occhi dell’intellettuale, ordinata razionalmente, elegante, più sognata che vissuta realmente; è quel movimento che va sotto il nome d’ARCADIA.

Il Settecento nell'arte: riassunto

IL SETTECENTO ARTE, RIASSUNTO

Permane la vocazione per il teatro. I temi pittorici, hanno l’aspetto di rappresentazioni teatrali ed i protagonisti sembrano recitare come fossero attori, il melodramma continua ad essere lo spettacolo più popolare e seguito dall’intera collettività, senza distinzioni di ceto.
Nel 1700 per la prima volta si svincola l’arte da ogni fine, riconoscendola autonoma ed espressione della fantasia e del sentimento e non più dell’imitazione della natura o della visualizzazione delle verità religiose. L’estetica diventa la scienza che studia l’opera d’arte, la “scienza della conoscenza sensibile”. Scopo principale della pittura è commuovere.

IL SETTECENTO, STORIA DELL'ARTE

Avviene quindi un dualismo tra ragione e sentimento, fra oggettivismo e soggettivismo, fra norma e libertà.
La progressiva ricerca di chiarezza chiaroscurale, il ritorno alla semplicità e il recupero della leggerezza delle forme conduce dal barocco al neoclassicismo. Il periodo intermedio fra il primo ed il secondo è detto Rococò. Il Rococò nasce e si sviluppa durante il regno di Luigi XV.  Il termine vuole interpretare il suo carattere bizzarro, capriccioso ed elegante. Infatti, il Rococò è un’arte divenuta quasi un gioco, composto da forme sinuose, aggraziate  e da decorazioni tipiche di una società raffinata e amante del divertimento ed infatti questo stile è lo stile caratteristico prima, dell’aristocrazia francese e poi delle varie corti europee nella prima metà del ‘700.  L’arte Rococò non deve più istruire né convincere, come quella barocca, non ha bisogno di comunicare messaggi religiosi e morali, ma deve soltanto divertire, alleggerire la noia della vita di corte.