Analisi del dipindo la Medea furiosa di Delacroix

Analisi dettagliata del dipinto La Medea furiosa del pittore francese Eugène Delacroix (1 pagine formato pdf)

Appunto di federicasaporiti

MEDEA FURIOSA DI DELACROIX: ANALISI DEL DIPINTO

Ferdinand Victor Eugène Delacroix e La Medea furiosa.

Delacroix nacque a Charenton- Sainte- Maurice, nei pressi di Parigi, nel 1798. Vorrei definire questo, a mio parere, grande pittore, riferendo quanto aveva detto Gautier (scrittore, poeta, giornalista e critico letterario francese, vissuto tra la fine dell’ 800 e i primi anni del ‘900; fu un ardente difensore del Romanticismo) in un commento che lo riguarda, e cioè che nessuno era più seducente di lui, che egli sapeva addolcire la fierezza dell’espressione mescolando ad essa la morbidezza, e nei salotti tutti sussurravano: “Peccato che un uomo così affascinante faccia quadri del genere”. Ecco, vorrei soffermarmi proprio su quest’ultimo aspetto…Per quale motivo i quadri di Delacroix irritavano tanto la sensibilità del pubblico, dei pittori e dei critici? La risposta può essere trovata soltanto considerando il clima artistico nel quale Delacroix si inserisce, e cioè quello di una Parigi soggiogata dal genio di David e dalle convenzioni stilistiche propugnate dalla scuola del Neoclassicismo (decoro della composizione, nettezza della forma, monumentalità dell’azione ecc.).

Stile e opere di Delacroix: riassunto

MEDEA DIPINTO

Delacroix fin dalle sue prime apparizioni pubbliche sconvolge ogni abitudine visiva di quel periodo: il suo colore è infatti acceso e brillante, dinamiche sono le sue composizioni, la forma è soltanto suggerita, non definita.

Insomma il suo mondo poetico è agitato da innumerevoli passioni. E sono proprio le passioni l’aspetto caratterizzante dell’opera intitolata “Médée furieuse”, dipinta da Delacroix nel 1838, presentata nel medesimo anno al Salon e successivamente acquistata dallo Stato. Attualmente il dipinto si trova a le Musée des Beaux-Arts (Lilla).
In questo quadro il pittore vuole far emergere il PATHOS dell’imminente delitto: il volto di Medea è sconvolto dalla follia ed è rivolto all’apertura della spelonca; con questo espediente Delacroix è come se lasciasse immaginare la presenza di possibili inseguitori che catturano l’attenzione di Medea. La donna stringe con le braccia i figli contro i seni nudi, che potrebbero divenire il simbolo della maternità rinnegata, e intanto afferra nella mano il pugnale con il quale compirà l’orrenda strage.

LA FURIA DI MEDEA, DELACROIX: ANALISI

L’opera possiede solide qualità plastiche e scultoree e anche un forte senso della luce. Ma, come già sottolineavo prima, gli aspetti caratterizzanti del quadro sono il senso del dramma e l’energia delle passioni sprigionate dalla protagonista del dipinto. Ma c’è di più, in quest’opera Delacroix esprime il potere distruttivo della donna ricorrendo alla tradizione: infatti lo schema piramidale delle tre figure (Medea e i due figli) è ispirato alla “Vergine delle rocce” di Leonardo da Vinci, tuttavia il significato di questa iconografia è totalmente ribaltato, perché la carità e l’amore materno si trasformano qui nell’esatto opposto, e cioè l’infanticidio.