Arte Carolingia e Ottoniana: caratteristiche

Appunti di arte sulle caratteristiche dell'arte Carolingia e Ottoniana (2 pagine formato doc)

Appunto di fabiodis

ARTE CAROLINGIA E OTTONIANA: CARATTERISTICHE

L’ARTE DELL’ETA’ CAROLINGIA E OTTONIANA.

In seguito alla sconfitta dei Longobardi e alla vittoria dei Franchi si parla di “rinascita carolingia”. Carlo Magno, re dei Franchi in seguito a campagne militari condotte con superiorità strategica e politica, riesce nell’intento di dare unità alla maggioranza delle regioni europee, costituendo un vasto impero, che si ispira a quello romano nell’intento universale, inserendolo però nella concezione ecumenica cristiana. E’ il “Sacro romano impero”, che ottiene il riconoscimento ufficiale religioso con l’incoronazione di Carlo, da parte del Papa Leone III, il giorno di Natale dell’800, in San Pietro a Roma.
Carlo Magno, ammiratore, come molti nel medioevo e come ogni sovrano assoluto di qualsiasi epoca, della romanità, intraprese anche una reviviscenza della classicità e diede un nuovo impulso agli studi sia attraverso i monasteri, ove, negli scriptoria, si copiavano e si illustravano i manoscritti, non soltanto quelli religiosi ma anche i classici dell’antica Roma.

ARTE CAROLINGIA: CARATTERISTICHE

La costruzione del Palazzo Imperiale inizia nel 789 per volontà di Carlo Magno e non è ancora completamente ultimata alla sua morte (814).

Ne rimane intatta, la Cappella Palatina mentre alcune parti del palazzo sono state individuate grazie a scavi archeologici.
L’ambiente principale, l’Aula Palatina, sala del trono e di ricevimento ufficiale, era raccordata alla Cappella che era preceduta da uno spazioso atrio rettangolare.
La Cappella Palatina è un edificio a pianta ottagonale, a doppio involucro determinato da otto robusti pilastri, coperto da cupola a spicchi rivestita da mosaici a fondo d’oro; sui pilastri si imposta una sequenza di slanciatissime arcate, traforate da un doppio ordine di colonne in porfido e capitelli dorati.
Nella tribuna che gira sopra il deambulatorio a terra, di fronte all’altare, era collocato il trono imperiale, da cui il sovrano seguiva, dall’alto e in posizione appartata, seppure visibilissima, lo svolgimento delle celebrazioni.
Roma è il centro ideale del programma di ricostruzione dell’impero.
Durante i decenni che vedono succedersi i primi sovrani Carolingi, Carlo Magno e Ludovico il Pio, anche i pontefici mantengono viva l’iniziativa in campo artistico.

L'età carolingia: riassunto

ARTE OTTONIANA: CARATTERISTICHE

Adriano I appoggiò l’intervento dei Franchi in Italia e battezzò il figlio di Carlo Magno nel Battistero Lateranense (781).
Commissionò l’ampliamento e la ristrutturazione di una Chiesa Paleocristiana dedicata alla Vergine, che viene offerta dal papa alla comunità greca fuggita  alle persecuzioni degli iconoclasti d’Oriente e stabilitasi nei quartieri presso il Tevere: da questa destinazione le verrà il titolo di Santa Maria in Cosmedin (dal greco, ornamento). L’edificio ha pianta basilicale a tre navate, divise da colonne antiche di reimpiego alternate, a gruppi di tre, a pilastri, a tre absidi.
Tra le città italiane appartenenti all’impero carolingio assume un ruolo privilegiato Milano.
Nel 789 il vescovo Pietro istituisce presso la Basilica paleocristiana di Sant'Ambrogio (del 386), che era stata fondata da Ambrogio stesso e ne ospitava la tomba, un monastero benedettino affidando ai monaci il compito di pregare per la Chiesa milanese, ma anche per il sovrano e per i popoli a lui sottomessi. In questo modo Sant’Ambrogio veniva inserito tra i grandi patroni dell’Impero, accanto a San Pietro.

I mosaici dell'età carolingia e l'arte ottoniana: riassunto di arte