Géricault e Delacroix: caratteristiche, stile e opere

Caratteristiche del Romanticismo. stile e opere di Géricault (La zattera della Medusa) e di Eugène Delacroix (La libertà che guida il popolo) (2 pagine formato doc)

Appunto di marysaturday

GERICAULT E DELACROIX

Il Romanticismo si configura come un complesso movimento politico, filosofico, artistico e culturale capillarmente diffusosi in Europa; questo assume caratteri molto diversi da nazione a nazione, dando origine a orientamenti estremamente disomogenei anche fra gli artisti di uno stesso paese.

L'ideologia romantica è il prodotto di una società in grave crisi economica e sociale, fortemente travagliata dai problemi derivanti dall'industrializzazione e dalla restaurazione politica.
Emblematico fu il movimento letterario dello Sturm und Drang, sviluppatosi in Germania: questo apre anticipatamente la strada al Romanticismo europeo.
Il concetto di popolo che si esalta è quello legato all'idea di Nazione. La nuova attenzione è rivolta alla sfera dei sentimenti, affetti e passioni, la sensibilità romantica predilige le personalità singole. Il movimento ricerca le proprie radici nel vicino Medioevo, con i suoi ricchi fermenti nazionalistici, la fede, il sentimento, l'irrazionalità e il sentimento religioso riaffiorano.
Nella pittura vi è rappresentazione di una natura personificata come madre dolcissima o spietata matrigna. Fondamentali sono i contributi dei paesaggi: le ambientazioni sono volutamente fosche, spesso ricche di riferimenti simbolici. Con questi gli artisti tentavano di toccare il tasto dell'emozione e della sensibilità, promuovendo il coinvolgimento emotivo e l'adesione passionale degli spettatori (come nelle opere di Goya). Il sentimento del sublime, l'estremo limite della percezione del bello. Il concetto del genio, simile a Dio nel momento della Creazione. La scultura con i suoi sentimenti espressi in modo convulso e passionale, perderà l’armonia e l’equilibrio.

Delacroix, Hayez e Turner: stile e opere

GERICAULT: STILE

Théodore Géricault. Studio a Parigi e fu allievo di Pierre Narcisse Guérin, presso il quale conobbe Delacroix. Nel 1816 si presentò al concorso per il Prix de Rome, che però non vinse, quindi progettò un viaggio di studio a Roma a proprie spese. I suoi interessi per la tragica condizione umana lo portarono all’indagine pittorica del mondo della follia.

GERICAULT: LA ZATTERA DELLA MEDUSA

La zattera della Medusa. Il soggetto è desunto da un fatto di cronaca: il dipinto mostra i pochi scampati al naufragio della fregata francese Medusa nel momento in cui avvistano in lontananza la nave che sarà la loro salvezza. Fra le onde minacciose, tutti gli uomini sono accalcati nell’unica porzione ancora solida del relitto. Il compatto spazio quadrangolare e le funi che sorreggono una vela di fortuna disegnano una piramide; lo stesso disegno è formato dagli uomini legati tra loro dalle braccia e come vertice il personaggio che sventola un panno. I corpi degli uomini sono modellati come fossero statue: gli sguardi e i gesti del primo gruppo indicano la nave della salvezza, mentre in primo piano i cadaveri sono testimonianza della lunga sofferenza patita.
In basso a destra un cadavere è coperto da un drappo, a sinistra un giovane morto è trattenuto da un vecchio ammantato di rosso: questo giovane morto mostra la sua perfezione e i suoi gesti lo accomunano ad un dio dormiente.

DELACROIX: STILE

Eugène Delacroix. Studiò a Parigi e, come allievo di Pierre Narcisse Guérin, conobbe Géricault. Del movimento romantico, Delacroix incarna la malinconia, il desiderio di cambiamento, l’avversione all’accademismo, i riferimenti ai fatti della storia medievale, l’esotismo e l’impetuosa creatività. I suoi modelli furono Michelangelo, Tiziano e Rubens. Il soggiorno in Marocco nel 1832, gli fece scoprire la luminosità dei cieli africani e i colori accesi.
Il suo disegno è immediato, nervoso e fortemente espressivo; questo è essenziale, con la matita l’artista crea dei forti contrasti chiaroscurali.

LA LIBERTA' CHE GUIDA IL POPOLO

La Libertà che guida il popolo. I riferimenti formali a La zattera della Medusa sono innegabili, specie nella composizione piramidale e nella disposizione dei due cadaveri in primo piano. La massa del popolo è indistinta, senza connotazioni fisionomiche particolari al fine di far immaginare agli spettatori di essere presenti nella scena.