Bramante, Michelangelo e Raffaello a Roma

Descrizione di alcune opere romane di Bramante, Michelangelo e Raffaello: S. Maria della Pace, il primo progetto di S. Pietro, la Cappella Sistina e la Stanza della Segnatura (4 pagine formato doc)

Appunto di ana1

BRAMANTE MICHELANGELO E RAFFAELLO

Bramante, Michelangelo e Raffaello a Roma. All'inizio del '500 Roma si appresta a diventare uno dei centri più importanti della cultura del Rinascimento Maturo.

Le grandi iniziative artistiche del primo quarto del '500 nascono in massima parte dall'impulso e dal mecenatismo di due pontefici - Giulio II e Leone X - molto diversi per temperamento, gusti, cultura e programmi politici, ma accomunati entrambi nel perseguire la restauratio della grandezza monumentale e culturale della Roma papale come presupposto del rinnovamento e della rinascita della città anche sul piano politico.
Giulio II, nipote di Sisto IV, che era stato uno tra i pontefici più attivi in questo senso della seconda metà del '400, aveva svolto un'intelligente opera di commitenza già nelle vesti di cardinale.. divenuto pontefice si ricollega direttamente al programma di trasformazione monumentale di Roma intrapreso dal nonno attraverso il restauro o la fondazione di edifici e progetti di ristrutturazione urbanistica, rimasti per lo più incompiuti.
Per la sua restauratio imperii convoca a Roma Bramante, Michelangelo e Raffaello.
• Bramante, considerato l'architetto più filologicamente adatto; nominato come supervisore dei progetti edilizi ed urbanistici di Roma.
• S. Maria della Pace: esterno pensato come una facciata teatrale. Chiostro: per certi aspetti riprende stilemi ancora quattrocenteschi (arcate in basso, trabeazione sovrastante, colonnine sottili al centro), ma l'armonia visiva supera quella ottenuta nel '400. L'idea di bramante è di elaborare un chiostro in cui ogni parte non solo sia in proporzione con le altre del chiostro stesso, ma anche con tutti gli ambienti conventuali. L'impianto dimostra la conoscenza da parte di Bramente dell'opera di Vitruvio.

Bramante, Leonardo, Michelangelo e Raffaello: riassunto

BRAMANTE MICHELANGELO E RAFFAELLO A ROMA

• Primo Progetto di San Pietro: prevedeva una pianta centrale secondo gli schemi umanistici; ma a sconvolgere gli stessi schemi sono le moltiplicazioni degli spazi secondari, l'inserimento di cappelle angolari, il tutto per creare un forte contrasto visivo volto a sottolineare la maestosità architettonica. Si progetta anche l'idea di una cupola più grandiosa di quella del Pantheon. Il progetto subirà molte trasformazioni ed in parte verrà realizzato.
• San Pietro in Montorio: l'edificio di ridotte dimensioni era stato pensato come un tempio gigantesco: a pianta centrale, di forma cilindrica, cinto alla base da un colonnato di ordine dorico-toscano, con alto tamburo, trabeazione con metope e triglifi e cupola. Compaiono motivi dell'architettura antica perfettamente integrati agli elementi moderni.
• Belvedere Vaticano: costituisce il collegamento dei palazzi vaticani e della residenza estiva dei pontefici. L'enorme cortile doveva articolarsi in terrazze a tre livelli, collegate da scalinate e concluse in alto da una vasta esedra. I lavori proseguono lentamente per tutto il '500, ma già negli ultimi decenni del secolo la costruzione di un corpo di fabbrica trasversale compromette la realizzazione del progetto originario. Il progetto costituisce un ritorno all'architettura illusionistica già sperimentata a Milano: l'idea è di far percepire all'osservatore uno spazio di gran lunga più profondo di quello oggettivamente presente attraverso le scalinate e il concepimento di uno spazio organizzato a più livelli. Il progetto è ispirato a modelli antichi, alla tipologia della villa romana, in cui vi fosse una perfetta integrazione tra spazi interni ed esterni. Il giardino si anima con oggetti antichi - collezionismo.
Volta della Cappella Sistina: l'idea di ridipingere la volta della cappella si dimostra necessaria in seguito all'apertura di una grande crepa nel soffitto, poi riparata, che rovinava il cielo stellato dipinto da Piermatteo di Amelia.