Dadaismo e Metafisica: riassunto di arte

Le caratteristiche e autori del dadaismo e della metafisica nell'arte di De Chirico (2 pagine formato docx)

Appunto di theberretta

DADAISMO E METAFISICA

Il Dadaismo.

Movimento culturale nato in Svizzera nel 1916 su impulso del poeta Tristan Tzara che assieme ad altri intellettuali frequenta il cabaret Voltaire. I dada manifestano un atteggiamento ironico e dissacratorio nei confronti della cultura precedente. Utilizzano mezzi espressivi alternativi, sperimentano materiali e strumenti inconsueti. Si muovono nell’ambito di letteratura, teatro e arti. I maggiori rappresentanti dell’arte dada sono: Marcel Duchamp (pittura, scultura, ready-made), Man Ray (fotomontaggio), Hans Arp (assemblaggio).
Il movimento si estende in Francia, Germania e USA.  “Dada non significa nulla, è solo un suono prodotto dalla bocca.” T. Tzara, 1918, Manifesto Dada. Essi avevano lo scopo di produrre eventi in diversi linguaggi artistici, poesia e musica. Assenza di un programma, ribellione verso ogni forma d’arte esistente che sostituirono con la spontaneità, le leggi dell’imprevisto e del caso. I dadaisti non creavano ma fabbricavano oggetti. Rifiuto del decorativismo e delle tecniche artistiche convenzionali.
Marcel Duchamp, forza provocatoria del personaggio, radicalità delle sue opere. Volontà di negare il passato, azzerare i generi pittorici tradizionali, creare nuovi concetti. Il concetto del Ready made: oggetto d’uso comune innalzato alla dignità d’opera d’arte per opera dell’artista.
Ruota di bicicletta, 1914, la ruota in quanto girevole allude probabilmente anche al mobile, cioè al contrario del fisso, ma al fisso è ricondotta dal proprio fissaggio al panchetto.
Fontana, 1916 ovvero un orinatoio;
Scolabottiglie, 1915.

METAFISICA ARTE

La Metafisica. Corrente artistica italiana nata nel 1918 intorno alla rivista Valori Plastici (Alberto Savinio) che ne diffonde i principi. Principale esponente della pittura metafisica è Giorgio De Chirico. Caratteristiche: ritorno alla figuratività (ritorto all’ordine), rigore spaziale e volumetrico, rappresentazione di oggetti e soggetti simbolici, di ciò che va oltre alla realtà sensibile  (legame con il Surrealismo). L’esaurimento dell’esperienza futurista non impedì in Italia il svilupparsi di nuove esperienze d’avanguardia, assai innovativa risultò l’opera di Giorgio De Chirico, inventore della metafisica, che a Parigi era stato a contatto con intellettuali di rottura come Apollinaire e Cocteau. I suoi personaggi-manichini e le sue prospettive stranianti costituirono un’alternativa al naturalismo e al surrealismo.

Pop Art, Metafisica e Surrealismo: riassunto

DE CHIRICO E SURREALISMO

G. De Chirico, Le muse inquietanti, 1916-7, olio su tela, cm 97x66, Milano, collez. Priv. Soggetto: un luogo aperto, sullo sfondo il castello d’Este di Ferrara, fabbriche, in primo piano strani manichini e vari oggetti. Uso di colori accesi, chiara linea di contorno; prospettiva straniante e molteplicità di punti di vista (presenza di più punti di fuga). Sensazione di spaesamento, di mistero e di sogno. Caratteri tipici dechirichiani: elementi dell’antichità/classicità mescolati con il contemporaneo; accostamento di oggetti che apparentemente non hanno nessun legame tra loro e che rimandano ad una altra realtà. Davanti alla figura di spalle appaiono bastoncini di zucchero e al suo fianco una scatola variopinta che potrebbe aver contenuto dei giocattoli o dei dolci: più che una vita assente ad essere in scena è una vita trascorsa di cui gli occhi e non la mente serbano memoria.