Dinamismo di un cane al guinzaglio, G. Balla
Analisi sintetica dell'opera dell'opera del celebre artista futurista (1 pagine formato doc)
"Dinamismo
di un cane al guinzaglio"
è un quadro del pittore italiano Giacomo
Balla.
È stato realizzato ad olio su tela nel 1912, ed oggi si può ammirare nella Albright-Knox Art Gallery di Buffalo, negli Stati Uniti d'America.
In un ambiente urbano, un cagnolino è condotto al guinzaglio da una figura femminile, di cui si notano soltanto la parte inferiore della veste e i piedi.
Si rappresentano simultaneamente le diverse immagini assunte durante le fasi del movimento dalle varie parti del corpo del cane e della padrona: la coda, le zampe, il guinzaglio ed i piedi.
L'analisi del moto attraverso la scansione delle sue fasi nella loro dinamica successione costituisce il soggetto del quadro, espresso per mezzo delle figure e degli oggetti in esso rappresentati. Tutti questi elementi appaiono come deformati, moltiplicati, fino a diventare effetto di movimento rapido e regolare.
In quest'opera Balla rappresenta sulla tela, in una sequenza fotogrammi sovrapposti, le singole fasi di cui si compone un movimento. Queste fasi sono di solito impercettibili all'occhio umano e l'autore descrive al pubblico la visione risultante da questa analisi quasi con atteggiamento scientifico.
È stato realizzato ad olio su tela nel 1912, ed oggi si può ammirare nella Albright-Knox Art Gallery di Buffalo, negli Stati Uniti d'America.
In un ambiente urbano, un cagnolino è condotto al guinzaglio da una figura femminile, di cui si notano soltanto la parte inferiore della veste e i piedi.
Si rappresentano simultaneamente le diverse immagini assunte durante le fasi del movimento dalle varie parti del corpo del cane e della padrona: la coda, le zampe, il guinzaglio ed i piedi.
L'analisi del moto attraverso la scansione delle sue fasi nella loro dinamica successione costituisce il soggetto del quadro, espresso per mezzo delle figure e degli oggetti in esso rappresentati. Tutti questi elementi appaiono come deformati, moltiplicati, fino a diventare effetto di movimento rapido e regolare.
In quest'opera Balla rappresenta sulla tela, in una sequenza fotogrammi sovrapposti, le singole fasi di cui si compone un movimento. Queste fasi sono di solito impercettibili all'occhio umano e l'autore descrive al pubblico la visione risultante da questa analisi quasi con atteggiamento scientifico.