Il Duomo di Orvieto

Analisi dettagliata del Duomo di Orvieto, sia per quanto riguarda la parte esterna sia per quella interna ( 9 Pag - Formato Word ) (0 pagine formato doc)

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IL DUOMO DI ORVIETO IL DUOMO DI ORVIETO In Orvieto, ridente città dell'Umbria posta su una singolare roccia tufacea d'origine vulcanica, è presente uno dei maggiori gioielli dell'arte italiana: il Duomo.
Quando a Bolsena, nel 1263, un sacerdote boemo in pellegrinaggio a Roma celebrò la messa e spezzando l'Ostia vide che questa perdeva sangue, ad Orvieto si discuteva già da qualche anno del restauro della vecchia cattedrale, pericolante per i danni causati dalle intemperie e quasi abbandonata, e così si decise il trasporto delle reliquie ad Orvieto e per il volere di Papa Urbano IV, che si era rifugiato ad Orvieto temendo le armi di Manfredi di Sicilia, si decretò la costruzione di un nuovo tempio porale recante le macchie del sangue di Cristo. Il luogo prescelto per la decretata opera fu quello ove esistevano le Chiese di S.
Costanzo e di S. Maria Prisca o di S. Brizio. I lavori per la costruzione dell'imponente struttura durarono circa tre secoli. Il primo architetto fu forse Arnolfo di Cambio che si trovava in quel tempo in Orvieto dove attendeva alla lavorazione del monumento funebre del Cardinale De Bray ed a lui è stato anche attribuito il progetto della facciata monocuspidale conservato presso il Museo dell'Opera del Duomo. Sembra però che il primo costruttore sia stato Fra' Bevignate di Perugia che inalzò le tre navate di stile romanico. A questi susseguì un costruttore locale, Giovanni Uguccione, che nella crociera e nell'abside riprese lo stile gotico. Le volte però misero in pericolo le pareti del transsetto e dell'abside cosicché si richiese il parere del rinomato architetto e scultore senese Lorenzo Maitani il quale rinforzò l'edificio con archi rampanti e progettò la facciata tricuspidale. LA FACCIATA: Altezza: 53,06 m. Larghezza: 40 m. La facciata del Duomo è costituita da quattro torri poligonali, due ai lati più basse e robuste (m. 42,80) e due nel mezzo più snelle e alte (m. 51,30), che ne dividono la superficie in tre parti corrispondenti alle tre navate interne, da sei cuspidi, da un grande rosone centrale inscritto in un quadrato di ricca fattura e da un elegante loggiato che l'attraversa orizzontalmente a metà. BASSORILIEVI ALLA BASE DELLE QUATTRO TORRI: Dei bassorilievi non si conoscono gli autori ma si pensa che quegli interni siano più antichi e siano opera di scultori umbri e senesi, ma quelli più belli vengono solitamente attribuiti al Maitani. I PILASTRI: Nel primo pilastro viene descritta la Creazione ed i fatti della Genesi, nel secondo la storia dei profeti, nel terzo la storia del Nuovo Testamento, nel quarto il Giudizio Universale. LE OPERE IN BRONZO, LE STATUE E I MOSAICI: Sui mensoloni che si ripartono dalla ricca cornice a grandiosi fogliami che corona i pilastri, sono situati gli emblemi in bronzo dei quattro Evangelisti: l'ANGELO che simboleggia la dolcezza dello stile del Vangelo dell'Apostolo Matteo; il LEONE che ricorda la forza dello stile dell'evangelista Marco; l'AQUILA simbolo dell'elevatezza dei pensi