Francesco Hayez: biografia, caratteristiche e quadri

Biografia di Francesco Hayez, caratteristiche e descrizione dei suoi principali dipinti: Atleta Trionfante, La congiura dei Lampugnani (o Cola Montano), Pensiero Malinconico, Il bacio, Massimo d’Azeglio (3 pagine formato doc)

Appunto di stefando

FRANCESCO HAYEZ: BIOGRAFIA, CARATTERISTICHE E QUADRI

Francesco Hayez (1791-1882).

Francesco Hayez nasce a Venezia nel 1791. Fece i primi studi nella sua città natale e nel 1809 vinse il Premio di Roma, bandito dall’Accademia delle Belle Arti di Venezia, e , grazie alla borsa di studio, poté vivere nell’Urbe a contatto con le  antichità e con le opere di Raffaello che studiò a lungo e con passione. Venne aiutato anche da Canova che lo introdusse negli ambienti colti romani e favorendolo in più occasioni.
L’artista visse tra Roma e Venezia, ma nel 1823 si trasferì a Milano, definitivamente, dove venne a contatto con l’alta borghesia liberale e con la nobiltà.
Ebbe una vita estremamente produttiva, ottenne numerosi incarichi e ricevette molti onori. Dal 1850 fu professore di pittura all’Accademia di Brera. Si spense a Milano nel 1882 all’età di 91 anni. Hayez fu uno dei più grandi pittori di storia, e visse in un periodo in cui la pittura storica divenne il mezzo per diffondere nell’animo degli Italiani una comune coscienza di Nazione.

Francesco Hayez: riassunto

FRANCESCO HAYEZ, RITRATTI

Inizialmente Hayez aderisce al neoclassicismo ma più tardi si rivolse alla RAPPRESENTAZIONE DEL VERO, rinunciando a modelli e finzioni mitologiche. Rappresenta, quindi, la realtà, la società, i sentimenti propri e quelli degli altri uomini. Oltre al vero i suoi dipinti sono associati al BELLO, cioè una certa idealità la realtà non è mai rappresentata in maniera cruda. Ora l’opera d’arte è rivolta, non più a un’élite, ma al popolo intero e ha una funzione educativa.
Atleta Trionfante (1813) - Francesco Hayez-L’esercizio sui modelli antichi, lo studio approfondito del nudo, l’aspirazione a una bellezza ideale, l’aderenza ai principi della poetica neoclassica, il riferimento alla scultura canoviana e gli echi dell’Apollo del Belvedere sono alla base dell’Atleta Trionfante, dipinto che Hayez realizzò nel 1813, grazie al quale vinse il primo di nudo, istituito da Canova presso l’Accademia romana di San Luca.
L’atleta, che tiene nella destra la palma della vittoria, è in primo piano ed è collocato in un ambiente composto da un carro, quello del trionfo, e da un edificio classico con colonne doriche scanalate. Alla destra dell’atleta, abbandonato contro il muro, un disco di pietra: il giovane uomo è un discobolo. La quasi totale frontalità è un mezzo per dimostrare la perfetta conoscenza dell’anatomia e delle regole proporzionali che stanno alla base dello studio del nudo.
La posizione dell’atleta è resa meno statica e più dolce dal protendere del corpo verso destra e dalla rotazione della testa verso il lato opposto. L’efficace chiaroscuro, invece, è dovuto all’illuminazione da sinistra e all’atteggiarsi del corpo con un braccio sollevato (che dà luogo alle ombre sulla gamba destra) e l’altro avvolto in un bruno mantello ondeggiante che si contrasta con la sua pelle chiara. (per anni il dipinto fu tenuto in Accademia come modello per gli studenti di nudo).

FRANCESCO HAYEZ, QUADRI

Il primo ventennio dell’800 la produzione artistica di Hayez rientra decisamente in ambito neoclassico. Ma dal 1820 il genere a cui l’artista si dedica con più frequenza è la pittura di storia, rappresentante fatti occorsi in epoca medievale. Dal Neoclassicismo, tuttavia, vengono mantenuti la perfezione e l’accuratezza esecutiva i personaggi appaiono quelli mitologici, ma sono smesse le vesti antiche e abbandonata la classica nudità, ma si sono rivestiti di abiti medioevali. Ed è stato proprio grazie a tale continuità del vecchio che ha consentito l’accettazione da parte del pubblico dei nuovi soggetti trattati.
Ebbero grande successo e grande diffusione poiché il genere era favorito dal clima politico italiano, desideroso di libertà e aspirazione unitaria.