Impressionismo: artisti e opere

Caratteristiche dell'Impressionismo, artisti e relative opere di Eduard Manet (Colazione sull'erba, Olympia, Il bar delle Folies-Bergères), Claude Monet (Palazzo Ducale a Venezia, Impressione, Sole nascente, La cattedrale di Rouen, Stagno di nifee), Edgar Degas (La lezione di ballo, L'assenzio) e Pierre-Auguste Renoir (Confronto tra La Grenouillère di Monet e di Renoir, Moulin de la Galette) (5 pagine formato doc)

Appunto di marysaturday

IMPRESSIONISMO: CARATTERISTICHE

Impressionismo: caratteristiche generali - Nella Parigi di fine Ottocento vi era ovunque novità e progresso: senza Parigi l’Impressionismo non sarebbe potuto esistere (fondamentale è il ruolo dell’incalzante progredire della scienza e della tecnica e delle stampe giapponesi).
Gli Impressionisti si ribellavano alla produzione artistica di tipo accademico, l’anomalia di questo movimento è il fatto che non era ne organizzato, era una sorta di aggregazione spontanea, senza manifesti,ne teorie.

Questo gruppo cominciò a riunirsi nel Café Guerbois; era un gruppo privo di una basa culturale omogenea, poiché i vari aderenti provenivano da esperienze artistiche e da realtà sociali diverse.
Questi si resero conto che tutto ciò che percepivano attraverso gli occhi, andava ben oltre del nostro campo visivo, quindi vi fu una quasi totale abolizione della prospettiva geometrica, l’importante era l’impressione suscitata, furono aboliti i forti contrasti chiaroscurali. Gli artisti prediligevano dipingere en plein air e cercavano di cogliere l’attimo fuggente, infatti nel momento in cui l’artista dipinge non rappresenta più la realtà, ma le sensazioni che essa gli suscita. Ricorrente è il tema dell’acqua, ma questi ostentano una totale indifferenza al tema, imprimendo alle proprie opere qualcosa di profondamente personale.
Come data precisa d’inizio del movimento si potrebbe dare il 15 aprile 1874 quando alcuni artisti (come Monet, Degas e Renoir) decisero di organizzare una loro mostra, dopo essere stati rifiutati da tutte le principali esposizioni. Si presentarono al pubblico come “Società Anonima degli artisti, pittori, scultori, incisori ecc.”; purtroppo questa si rivelò un fallimento, ma portò alla creazione del nome con cui oggi sono conosciuti: il critico Leroy,osservando Impressione, sole nascente di Monet, diede loro l’appellativo derisorio di “impressionisti”.

Manet, Degas e Renoir: opere

IMPRESSIONISMO: ARTISTI

Edouard Manet. Nel 1850 incomincia il suo percorso artistico, ma questi si dimostra insofferente per l’arte del maestro (giudicata vuota ed innaturale) e nel 1856 lascia l’atelier. Durante i suoi numerosi viaggi ammira i grandi del passato, in particolar modo Delacroix. Nel 1861 conosce Degas e nel 1869 comincia a realizzare le sue prime opere en plein air (giardini delle Tuileries). Anche se rifiutato dai Salons, non partecipa direttamente all’esposizione degli Impressionisti.
Colazione sull’erba. Esposta al Salon des Refusés, quest’opera creò grande scandalo. La Parigi benpensante rimase indignata dal crudo realismo con cui l’artista aveva realizzato il nudo femminile, per cui Manet fu accusato di volgarità. Infatti l’artista non rappresenta un personaggio mitologico, ma una ragazza del tempo; allo stesso modo i due uomini non indossano abiti classici, ma rinascimentali. L’artista fu rimproverato di aver abbandonato il linguaggio accademico della mitologia, la nuova tecnica fu messa in ridicolo, in quanto si accusava l’autore di non aver saputo usare la tecnica di prospettiva e chiaroscuro: infatti, osservando i personaggi e lo sfondo, questi sono trattati in modi diverso, le figure sono prive di volume e la profondità prospettica è data solo dai piani successivi degli alberi.

Cezanne: riassunto della vita, delle opere e lo stile

PITTORI IMPRESSIONISTI FRANCESI

Oltre allo scandalo, però, vi fu anche l’ammirazione dei colleghi Impressionisti, che lo considerarono il vero ispiratore del movimento.
Olympia. Nel 1865 al Salon viene presenta un’altra opera di Manet: Olympia, ispirata alla Venere di Urbino per la rappresentazione della donna nuda semisdraiata su un letto disfatto, riprende anche il tema della Maya nuda di Goya. Ai piedi della donna vi è un gatto nero, mentre una domestica di colore sopraggiunge dal retro con un variopinto mazzo di fiori. Quest’opera diede nuovamente scandalo: in primo luogo per la scelta del soggetto, ritenuto volgare e sconveniente in quanto rappresentazione di una prostituta, in secondo luogo ancora per la tecnica pittorica non “accademica”. Il corpo acerbo e sgraziato della ragazza è privo delle solite sinuosità, tipiche dei nudi femminili di eroine storiche o dee mitologiche. L’opera provoca, al contrario di ciò che desiderava l’autore, un senso di disagio, accentuato dal malizioso nastrino legato al collo e dallo sguardo beffardo, quasi di sfida, della donna. Anche il titolo dell’opera riallacciava il soggetto al mondo della prostituzione francese, poiché il nome Olympia era un nome d’arte usato da molte prostitute dell’epoca.
I forti contrasti, la piattezza delle forme e il risalto dei contorni rimandavano all’arte giapponese, in voga all’epoca. Il mazzo di fiori è del tutto impressionista.

Manet, Monet e Renoir: riassunto

IMPRESSIONISMO RIASSUNTO OPERE

Il bar delle Folies-Bergères. Accettato al Salon del 1882, l’opera riprende tutti gli elementi caratterizzanti della pittura di Manet: l’amore per il quotidiano (la cameriera) e il gusto per le nature morte (le bottiglie, la fruttiera ed i fiori). L’autore usa i soliti colori piatti senza chiaroscuro, nello specchio l’artista riesce a riprodurre il vasto salone delle Folies-Bergères, locale molto alla moda al tempo.
Claude Monet. Questo artista è indiscutibilmente riconosciuto come “il più impressionista tra gli impressionisti”. Nel 1859 raggiunge Parigi dove non si iscrisse mai a regolari corsi accademici ma frequentò gli ambienti artistici più vicini a Manet. Il servizio militare in Africa contribuì a sviluppare la sua passione per la natura e le sensazioni scaturite dalle sue osservazioni. Nel 1862 torna a Parigi, dove conosce Degas e dove incontra Manet, da cui arricchì enormemente il suo bagaglio di conoscenze. Qui comincia a praticare la pittura en plein air. Nel 1880, anno della sua ultima presenza al Salon, egli diviene l’uomo simbolo dell’Impressionismo. Fuori dalla capitale, possedeva una casa con un giardino dove aveva fatto costruire un laghetto di ninfee.

I principali quadri impressionisti