La morte di Marat

Analisi dell' opera di Jaques-Louis David "la morte di Marat" . (3pag - formato word) (0 pagine formato doc)

Appunto di dharma
1 LA MORTE DI MARAT (1793) Jacques-Louis David 1.
DATI PRELIMINARI L'opera è stata realizzata nel 1793. E' un'olio su tela; la misura 162 x 128.E' stata dipinta da Jaques-Louis David. E' conservata a Bruxelles nel Musées Royaux des Beaux-Arts. Il titolo dell'opera è La Morte di Marat. 2. DESCRIZIONE DEL SOGGETTO Si tratta di un'opera figurativa; nel dipinto vediamo il soggetto del quadro,Marat, che giace nella vasca da bagno dove molto probabilmente era costretto a passare gran parte della giornata per curare con l'acqua calda una grave infezione cutanea contratta nascondendosi in ambienti malsani perché perseguitato da nemici della rivoluzione. Nella su a mano destra vediamo la penna mentre nella sinistra tiene il foglio parzialmente macchiato, probabilmente del suo stesso sangue.
Ci sono nella composizione pochi ma essenziali elementi: la vasca con Marat morto dentro, il lenzuolo bianco macchiato di sangue, il panno verde che ricopre l'asse adattata a scrittoio, il tavolinetto formato a parallelepipedo di legno scrostato, la penna e il calamaio, due fogli e in basso a sinistra il coltello ancora insanguinato; in secondo piano è immediata la visione della disadorna parete di sfondo. Possiamo notare dalla pittura di David un probabile suo studio delle opere del Caravaggio, confrontando il braccio pendente di Marat con quello del cristo della Deposizione. 3. ANALISI DEGLI ELEMENTI DEL LINGUAGGIO VISUALE La linea, fluida e continua, definisce le forme, incornicia le figure e, come si può notare nell'lenzuolo dove giace Marat e nel panno che gli cinge la testa, la linea stessa dà con precisione anche il senso del volume. La superficie è molto omogenea grazie anche al tipo di tecnica usata (olio su tela) e presenta caratteristici momenti di lucentezza e d'ombra. Il colore è naturalistico, senza particolare varietà nel numero dei colori, ma viene utilizzata una tonalità principale che è quella bruna. Le superfici cromatiche sono sostanzialmente quattro. Il verde del panno posizionato sull'asse facente da scrittoio, il rosa pallido della carnagione del soggetto, il bianco tendente al beige dei lenzuoli, e il marrone va che è più bruno sulla parte di sfondo e più chiaro e lucente nella cassa a forma di parallelepipedo. Questi colori essenziali danno all'opera nella sua completezza un'atmosfera cupa e minimale che rispecchiano perfettamente il tema proposto da David, la morte e la povertà. La luce direzionata proviene da sinistra e definisce, in modo molto nitido, il chiaroscuro sul corpo morto di Marat, essendo così direzionata provoca una profonda zona d'ombra sull'addome dell'uomo mettendo in qualche modo in evidenza il viso piegato che viene a trovarsi in pena luce, incorniciato dall'effetto quasi di riverbero che produce la stessa sulle bianche e nude spalle di Marat. La luce è direzionata sul soggetto come un riflettore, quasi a volerlo isolare per dargli più importanza e far capire che è il punto essenziali del quadro, il fascio di luce si rifran