Impressionismo: caratteristiche e artisti
Riassunto sul movimento impressionista e analisi delle opere più importanti di Monet, Manet e Renoir (4 pagine formato doc)
IMPRESSIONISMO: CARATTERISTICHE E ARTISTI
Nel 1870 dopo la sconfitta di Napoleone III a Sedan la Francia proclama la nascista della Terza Repubblica e questo favorisce l’ascesa di una borghesia moderata e conservatrice, intenta a difendere i propri interessi economici. Contemporaneamente anche Parigi consolida il proprio aspetto borghese, arricchendosi di teatri, musei, sale da ballo e caffè, che invadono i lunghi boulevards, illuminati da lampioni a gas. Questo faceva di Parigi una città all’avanguardia, tanto da meritarsi l’appellativo di ville lumiere. Nel contesto della Parigi della Belle Epoque un gruppo eterogeneo di artisti che condividevano un’insofferenza per la pittura ufficiale del tempo iniziarono a ritrovarsi al Cafè Guerbois così che quello che all’inizio era un ritrovo casuale divenne un appuntamento settimanale per discutere di arte. Dunque l’impressionismo nasce come movimento non organizzato, ma per aggregazione spontanea, privo di una base culturale omogenea, nel rifiuto dell’accademismo. Per questi artisti ciò che più conta in ogni rappresentazione è l’impressione che uno stimolo esterno suscita in ognuno. La pittura diventa una giustapposizione di pennellate di colore puro che diano nel complesso l’idea dell’oggetto, l’impressione che esso ha provocato nell’artista, senza descriverlo minuziosamente.IMPRESSIONISMO OPERE
Per fare questo si ha l’abolizione del disegno preparatorio e delle linee definite, che presupporrebbero una costruzione dell’opera nel tempo, mentre loro intendono cogliere il momento, e anche le pennellate non sono fluide, ma piuttosto tocchi virgolettati, trattini e picchiettature, che da lontano l’occhio unisce cogliendone l’effetto complessivo. Essi sostengono anche l’inesistenza del colore locale, poiché ogni colore non esiste per sé, ma in rapporto agli altri colori che ha vicino e intorno. In questo furono influenzati molto dai nuovi studi ed esperimenti ottici del chimico francese Michel Chevreul sulla percezione dei colori, il quale sosteneva che i colori complementari si esaltassero a vicenda. Chevreul aveva notato che ogni colore considerato isolato contro uno sfondo bianco appare circondato da una tenue aureola del colore suo complementare: se allora si accostano due colori qualsiasi l’aureola di ognuno andrà a sovrapporsi all’altro dando luogo a due colori velati, che si presentano un po’ diversi da come sarebbero apparsi se si fossero tenuti isolati; se invece si accostano due complementari, l’aureola di ognuno andrà a rafforzare l’altro che apparirà più deciso, vivo e brillante di quanto non sarebbe apparso se considerato isolato.
Descrizione dell'impressionismo
IMPRESSIONISMO MONET
Chevreul aveva anche predisposto un cerchio cromatico diviso in 72 parti in cui i colori primari (rosso, giallo e blu) e i secondari complementari (verde, violetto e arancione) sono accompagnati da numerose sfumature e dove ogni colore è opposto al suo complementare. Perciò la pittura impressionista ricerca la brillantezza massima dei colori, ottenuta dall’accostamento dei colori complementari, dall’esclusione del nero e bianco, tanto che anche le ombre si colorano perché il nero non esiste in natura, e dalla luce del giorno, in quanto il colore dell’oggetto è modificato dalla quantità di luce che lo colpisce, che determina in noi la percezione dei vari colori. Per far questo dunque sono costretti a uscire dai loro atelier per andare a dipingere en plein air, dove meglio possono cogliere l’attimo nel tentativo di trasmettere attraverso l’opera la sensazione di un istante, che potrebbe essere completamente diversa da quella dell’istante successivo.