San Francesco dona il mantello al povero cavaliere
Origini e materiali, descrizione iconografica, descrizione formale (formale word pg 1) (0 pagine formato doc)
SAN FRANCESCO DONA IL MANTELLO AL POVERO CAVALIERE SAN FRANCESCO DONA IL MANTELLO AL POVERO CAVALIERE ORIGINI E MATERIALI Giotto e cantiere di Assisi 1290 1295 Basilica di San Francesco, chiesa superiore Affresco 270 X 230 cm Committente: \ Destinazione funzionale dell'opera: narrazione di episodi sacri DESCRIZIONE ICONOGRAFICA Al centro della composizione vi è la testa, circondata dall'aureola, del santo, subito sopra la quale si chiudono le linee che delimitano i monti dal cielo.
San Francesco è rappresentato nell'atto di porgere al povero il mantello giallo, rappresentato da un fine panneggio realistico. Il povero cavaliere si china leggermente in avanti quasi a far capire la sua gratitudine con un inchino. Il fondo non è più d'oro ma azzurro cielo, con i monti umbro-marchigiani che nella realtà circondano Assisi: ciò per contestualizzare il luogo del dipinto per farlo riconoscere e quindi avvicinare dio all'uomo, operando una scelta stilistica rivoluzionaria per il tempo. Il cavallo sulla sinistra ha la funzione di “bloccare” il paesaggio e non far disperdere l'attenzione di colui che guarda l'opera nei particolari del luogo. DESCRIZIONE FORMALE La composizione è paratattica. La struttura compositiva insiste sulla testa di San Francesco. La profondità è resa solo dai monti. La linea definisce le figure, nel panneggio è principalmente curva ed è realistica. L'illuminazione non differisce dei area in area, quindi non si possono individuare particolari fonti di luce. Il colore è policromo, la veste è gialla e i vestiti sono l'uno rosso e l'altro blu; lo sfondo è blu cielo, con i monti dettagliati da varie tonalità di verde, grigio, marrone e bianco, colori chiari in contrasto con il cavallo vero dalla sella rossa. Il colore è steso a campiture omogenee nel cielo, con raffinate sfumature di giallo nella veste ed effetti realistici nel resto dell'affresco. CONSIDERAZIONI SINTETICHE 1- \ 2- \ 3- \