Stanze vaticane di Raffaello e Giulio Romano: descrizione

Accurata descrizione delle Stanze vaticane di Raffaello Sanzio e degli affreschi che le decorano, con tabella riassuntiva alla fine (4 pagine formato doc)

Appunto di robynight

STANZE VATICANE DI RAFFAELLO

Stanze vaticane di Raffaello.

IL PIANO DECORATIVO -
Nel 1508 il papa Giulio II decise di affidare a Raffaello la decorazione di quattro stanze degli appartamenti papali. Nella decorazione erano già all'opera artisti, tra cui Bramantino e Lorenzo Lotto, che vennero però presto allontanati e le pareti da loro affrescate coperte. L'impresa continuò sotto il pontificato di Leone X e fu portata a termine dopo la morte dell'artista nel 1520 dai suoi allievi. Ogni parete di ciascuna stanza è ornata nella parte superiore da una lunetta affrescata.

Raffaello Sanzio: riassunto

STANZA DELLA SEGNATURA

La prima stanza affrescata da Raffaello, allora sede della biblioteca papale privata e poi detta "della Segnatura" in quanto luogo dove si apponevano le firme e i sigilli ai documenti del tribunale ecclesiastico, venne realizzata tra il 1508 e il 1511 con affreschi che simboleggiano i concetti di Vero, Bene (virtù teologali), Bello (la poesia) e Giusto (il diritto).

STANZA DI ELIODORO

La seconda stanza, destinata alle udienze private e detta "di Eliodoro", fu decorata tra il 1511 e il 1514 con episodi biblici e storici in cui è dimostrata la protezione di Dio sulla Chiesa.

STANZA DELL'INCENDIO DI BORGO

La terza stanza, destinata a sala da pranzo, è detta "dell'Incendio di Borgo" e fu affrescata dal 1514 al 1517 con le storie di Leone III e Leone IV, in omaggio a Leone X.

STANZA DI COSTANTINO

La quarta stanza, detta "di Costantino", perché vi è narrata la vita del primo imperatore cristiano, fu solo progettata da Raffaello e venne realizzata tra il 1520 e il 1524-25 sotto la direzione del suo migliore allievo, Giulio Romano.

STANZA DELLA SEGNATURA: DISPUTA DEL SACRAMENTO

STANZA della SEGNATURA

  • DISPUTA SUL SANTISSIMO SACRAMENTO

Si tratta di una meditazione collettiva di santi, teologi, dottori della Chiesa e anche artisti e letterati sul mistero cristiano della verità rivelata per grazia divina.

Due serie di personaggi sono disposte a semicerchio in due fasce sovrapposte, in alto ai lati della Santissima Trinità (Padre, Figlio e Spirito Santo) e in basso intorno all'altare con l'ostia consacrata. Nella parte superiore vi sono i membri della "Chiesa Trionfante", ovvero i santi, gli apostoli con al centro Gesù tra la Vergine e San Giovanni Battista; in quella inferiore è schierata la "Chiesa Militante", composta da teologi, dottori e papi, ma anche da letterati e artisti come Dante e Bramante, la cui sete di conoscenza e l'inquietudine che è propria di ogni essere umano sono accese. È presente nell'opera un andamento curvilineo che si armonizza con la forma della lunetta. L'ostia costituisce il punto di fuga prospettico, fulcro della composizione.