La tecnica nell'arte contemporanea
Analisi dettagliata e completa del ruolo della tecnica nell'arte contemporanea (9 pagine formato doc)
LA
TECNICA NELL'ARTE...
Il termine «tecnica» è derivato dal greco tèchne, ovvero «arte» nel senso di «saper fare». La definizione di questo termine ha origini addirittura dall'antica Grecia, ovvero dagli albori della conoscenza e del pensiero dell'umanità, ovvero quando Aristotele (verso la fine del IV secolo a.C.) indicava una distinzione forte tra gli oggetti "creati" dalla natura e quelli che sono creazione dell'azione umana (un letto, una casa, etc..), per il fatto che i secondi siano frutto di una elaborazione intellettuale da parte dell'uomo, cosa che invece non succede con i primi (che Aristotele identifica come "accidentali").
Questa «elaborazione mentale» è definita da Aristotele proprio come tecnica. Su questa lunghezza d'onda si colloca la definizione del termine che troviamo sul dizionario -in questo caso moderno- della lingua italiana: complesso di norme che regolano l'esercizio pratico e strumentale di un'arte, di una scienza o di un'attività professionale.
La tecnica è, per questo motivo, un termine decisamente universale che diversifica, quindi, ogni attività umana dall'altra.
Per questo elaborato mi soffermerò sulla definizione di tecnica all'interno della storia dell'arte, dimostrando come anche all'interno della stessa "categoria" di attività umana (proprio come l'arte) possano esistere svariate modalità di svolgimento del lavoro, infine come esse siano influenzate dal periodo storico in cui l'autore si ritrova.
Ricapitolando, passando ora però dal generale all'ambito della storia dell'arte, la tecnica è quel determinato insieme di regole ben definite che contraddistinguono la modalità di elaborazione, di creazione dell'opera d'arte da parte dell'autore. Le regole alle quali alludevo pocanzi riguardano quegli aspetti che visivamente l'opera propone all'osservatore come la modalità di rappresentazione del soggetto dell'opera, le tonalità dei colori utilizzati, la tipologia di pittura (pastello, olio, acrilico, etc...), ma tuttavia anche aspetti "più nascosti" di questi, ovvero l'insieme degli ideali, delle riflessioni che l'autore compie per sviluppare l'opera, di quelle sensazioni che l'ambito storico pone all'autore e che esso a sua volta intende trasmettere a noi tramite il suo elaborato.
Il termine «tecnica» è derivato dal greco tèchne, ovvero «arte» nel senso di «saper fare». La definizione di questo termine ha origini addirittura dall'antica Grecia, ovvero dagli albori della conoscenza e del pensiero dell'umanità, ovvero quando Aristotele (verso la fine del IV secolo a.C.) indicava una distinzione forte tra gli oggetti "creati" dalla natura e quelli che sono creazione dell'azione umana (un letto, una casa, etc..), per il fatto che i secondi siano frutto di una elaborazione intellettuale da parte dell'uomo, cosa che invece non succede con i primi (che Aristotele identifica come "accidentali").
Questa «elaborazione mentale» è definita da Aristotele proprio come tecnica. Su questa lunghezza d'onda si colloca la definizione del termine che troviamo sul dizionario -in questo caso moderno- della lingua italiana: complesso di norme che regolano l'esercizio pratico e strumentale di un'arte, di una scienza o di un'attività professionale.
La tecnica è, per questo motivo, un termine decisamente universale che diversifica, quindi, ogni attività umana dall'altra.
Per questo elaborato mi soffermerò sulla definizione di tecnica all'interno della storia dell'arte, dimostrando come anche all'interno della stessa "categoria" di attività umana (proprio come l'arte) possano esistere svariate modalità di svolgimento del lavoro, infine come esse siano influenzate dal periodo storico in cui l'autore si ritrova.
Ricapitolando, passando ora però dal generale all'ambito della storia dell'arte, la tecnica è quel determinato insieme di regole ben definite che contraddistinguono la modalità di elaborazione, di creazione dell'opera d'arte da parte dell'autore. Le regole alle quali alludevo pocanzi riguardano quegli aspetti che visivamente l'opera propone all'osservatore come la modalità di rappresentazione del soggetto dell'opera, le tonalità dei colori utilizzati, la tipologia di pittura (pastello, olio, acrilico, etc...), ma tuttavia anche aspetti "più nascosti" di questi, ovvero l'insieme degli ideali, delle riflessioni che l'autore compie per sviluppare l'opera, di quelle sensazioni che l'ambito storico pone all'autore e che esso a sua volta intende trasmettere a noi tramite il suo elaborato.