Luigi Vanvitelli e la Reggia di Caserta: breve riassunto

Riassunto della biografia di Luigi Vanvitelli e breve descrizione della reggia di Caserta da lui progettata: i giardini, le stanze e la storia della Reggia (2 pagine formato doc)

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LUIGI VANVITELLI E LA REGGIA DI CASERTA: RIASSUNTO

Luigi Vanvitelli, (Lodewijk van Wittel) nasce a Napoli nel 1700 e muore a Caserta nel 1773, è stato un pittore e architetto italiano.

Nato da una famiglia di artisti originaria dell’Olanda il suo cognome originario fu italianizzato in Vanvitelli dal padre Gaspar, che, emigrato a Roma nel 1674, vi svolse attività di pittore fino al 1736, divenendo l'iniziatore del vedutismo. Luigi Vanvitelli iniziò la propria attività come pittore, seguendo l'esempio del padre, per poi dedicarsi all'architettura e divenire uno dei più importanti architetti italiani del periodo fra il Barocco e il Neoclassicismo.
Allievo del poco noto Antonio Valeri, lui si ispirò all'opera di alcuni grandi architetti del Barocco, come Bernini e Borromini, e studiò a fondo i trattati e le opere degli architetti dell'antichità e del Rinascimento. Si segnalò come architetto partecipando ai concorsi per la facciata principale di San Giovanni in Laterano e per la Fontana di Trevi, concorsi che avrebbero segnato la rinascita artistica dello Stato della Chiesa sotto il governo illuminato di papa Clemente XII; i progetti vanvitelliani, che andavano incontro alle nuove tendenze neoclassiche, furono molto apprezzati negli ambienti più colti, ma la giuria ritenne opportuno premiare progetti che assecondavano il gusto barocco, a Roma ancora pienamente imperante.

Luigi Vanvitelli, riassunto

LA REGGIA DI CASERTA

Il palazzo si presenta come un enorme blocco il cui interno è suddiviso ortogonalmente, in modo da formare quattro ampi cortili. Al centro troviamo un ottagono distribuito su due piani raccordati all’interno da un maestoso scalone, dal forte impianto scenografico. La severa facciata, giocata sul contrasto tra il cotto e il travertino, si presenta come le monumentali coeve costruzioni francesi di Versailles e del Louvre, inserendosi a pieno nella tradizioni di corti europee. Sopra l’alto basamento a bugnato piatto sono distribuite due ordini di finestre, mentre alle estremità la superficie risente di un lieve aggetto.