Sull'infanticidio di Pestalozzi: riassunto
Sull'infanticidio: riassunto e punti salienti del saggio scritto dal pedagogista svizzero Johann Heinrich Pestalozzi (2 pagine formato doc)
SULL'INFANTICIDIO DI PESTALOZZI: RIASSUNTO
Sull'infanticidio.
Pestalozzi e’ tra i pochi pedagogisti che a fine 700 affronta questo tema, esamina il contesto storico e sociale in cui avviene il crimine e la legislazione che lo punisce, illustrando le riforme sociali che dovrebbero adottarsi per contrastare questo crimine.L’infanticidio appariva motivato, ad un’analisi più attenta, dalla necessità di molte donne di nascondere una “colpa”, per la quale sarebbero incorse in sanzioni assai severe e sarebbero state duramente stigmatizzate.
Pestalozzi adotta una posizione che tiene conto anzitutto della debolezza sociale delle donne, che non le giudica colpevoli, ma vittime esse stesse, degli uomini e di leggi severe che limitano le loro capacita di giudizio, portandole cosi a commettere un atto del tutto involontario.
Le cause del delitto secondo Pestalozzi sono infatti molteplici e complesse e fanno riferimento ad una serie di mali sociali preesistenti, ma la colpa primaria e’ innanzitutto quella dello Stato, che, anziché incoraggiare la naturale propensione al bene di uomini e donne, interveniva censurando un comportamento naturale ed inevitabile, come l’istinto sessuale del popolo.
Pestalozzi: vita e pensiero
INFANTICIDIO REATO
Il saggio si divide in 3 parti: I PARTE esamina le cause di questo comportamento delittuoso, rintracciandole prima di tutto nella disperazione a cui queste donne erano indotte dai loro seduttori, giudicati da Pestalozzi come corruttori e criminali che dopo aver abusato delle ragazze, le abbandonavano approfittando dell’impunita’ sociale. Lo stesso Stato, che con le sue leggi severe contro l’illegimttimita e la sua pretesa di regolamentare la condotta sessuale del popolo, cosa che non gli spettava, induceva le donne alla disperazione. Serve e domestiche che subivano violenze dai padroni, che per la loro condizione precaria non ne denunciavano gli abusi.
INFANTICIDIO NELLA STORIA
La paura delle reazioni della famiglia, dei tutori, che reagivano duramente alla gravidanza, invece di sostenerle. La poverta che non le permetteva di allevare i figli da soli e la paura della solitudine, contesti in cui si sentono abbandonate da coloro che dovrebbero sostenerle durante la gravidanza e il parto.
II PARTE intitolata Nubes Testium propone alcuni atti giudiziari di 15 processi per infanticidio discussi a Zurigo. Riporta gli interrogatori delle imputate relative alla gravidanza, al parto e al momento dell’uccisione del neonato, contesti di vita intorno alle imputate e le motivazioni che le hanno indotte al delitto, cosi da analizzare il comportamento della giustizia di fronte a questi crimini.
INFANTICIDIO, PSICOLOGIA
III PARTE espone il suo progetto etico-politico di riforma della società per migliorarla. Si rendeva necessario un intervento di prevenzione in cui lo Stato, in senso paternalistico, avrebbe dovuto consentire alle nubili gravide di nascondere la propria vergogna e incoraggiare comunque l’allevamento dei figli, anche se illegittimi; avrebbe dovuto quindi salvaguardare i doveri genitoriali, anche al di fuori del matrimonio.