Imperialismo in Africa: la storia

Riassunto delle conquiste coloniali delle potenze occidentali nel continente nero. Storia dell'Imperialismo in Africa (8 pagine formato doc)

Appunto di carasucia

IMPERIALISMO IN AFRICA: LA STORIA

La presenza europea in Africa fu in origine marginale e finalizzata ai commerci.
L’unica eccezione è rappresentata dai Boeri nella colonia di Capo di Buona Speranza, creata nel 1652.

Essi misero in atto una vera e propria colonizzazione al suo interno e per il resto crearono solo insediamenti costieri.
L’influsso europeo in Africa è stato forte soprattutto per via del traffico degli schiavi (5000 km di costa dal Senegal all’Angola erano occupati da stazioni per il commercio degli schiavi), che era anche il commercio più proficuo.
Si intensificò soprattutto dalla fine del ‘700 ed aveva come destinazione l’America Latina.
Quando la schiavitù cominciò ad esser messa in discussione in UK, si tentò nel 1787 di creare una nuova patria nella Sierra Leone per gli ex-schiavi. Ugualmente fecero gli Usa con Liberia, fondata nel 1822 con l’obiettivo di farvi insediare i loro schiavi liberi.

Imperialismo asiatico e africano: riassunto


IMPERIALISMO EUROPEO IN AFRICA

Nel 1947 questa colonia si trasformò in I Repubblica, dove gli afroamericani esercitavano sugli africani autoctoni lo stesso dominio coloniale esercitato altrove dai bianchi.
Intorno al 1808 tutte le 5 potenze coloniali più antiche possedevano basi d’appoggio sulle rive africane, sebbene non si possa ancora parlare di vero imperialismo in Africa.
L’Imperialismo Avanzato è il momento del vero imperialismo in Africa.
L’IMPERIALISMO LIBERISTA EUROPEO ED ESPANSIONE AFRICANA (1830).


•    “Scramble for Africa” (The Times 1884). Segna l’inizio della vera e propria penetrazione europea.
•    Nell’epoca dell’industrializzazione avanzata, la politica industriale e quella commerciale divennero più importanti che mai per i paesi europei, tanto che, al rallentamento della prima fase di crescita si verificò il ritorno ad una politica protezionistica, soprattutto in Germania (1879) ed in Francia(1881), che venne definita NEOMERCANTILSMO politica protezionistica per difendere il proprio mercato interno.
[protezionismo: incremento di dazi e barriere, si rallentarono i rapporti commerciali ed il libero scambio, per far fronte alla “crisi non del tutto capitalistica” che aveva coinvolto i paesi più industrializzati con una diffusa contrazione dei prezzi, a seguito della forte concorrenza sui mercati occidentali].

Cause dell'Imperialismo, riassunto


COSA SIGNIFICA IMPERIALISMO

L’America stava ottenendo una progressiva indipendenza, supportata dalla “Dottrina Monroe” degli Usa, la quale proclamava l’autodeterminazione dei popoli. Questa politica aveva un risvolto economico, infatti i paesi dell’America Latina che avrebbero così raggiunto l’indipendenza avrebbero poi costituito dei mercati di sbocco per le merci statunitensi.
Viene sentita la necessità di assicurarsi il rifornimento di materie prime e di nuovi mercati di vendita; in quest’ottica erano fondamentali le zone da sfruttare.
Gli Usa avevano sviluppato tecnologie di scala grazie al maggior sviluppo della tecnologia per supplire alla carenza di manodopera, inoltre, il forte liberalismo che la contraddistingueva diede un grande impulso imprenditoriale, inoltre l’utilizzo di grandi quantitativi di capitale privato favorì la crescita della propria struttura e dei processi produttivi.

Imperialismo, riassunto


L'IMPERIALISMO IN AFRICA

Se all’inizio dell’ ‘800 solo le terre conquistate dai Boeri, nel Sud, avevano conosciuto una maggior penetrazione, nel 1884 l’Africa risultava invece completamente conquistata e spartita fra gli europei. J.A. Schumpeter affermò che l’Imperialismo era un prodotto della mentalità di caste guerriere, che nel frattempo era divenuta ormai obsoleta.