Bebop
saggio sull'evoluzione del bebop in america. (1 pagine formato doc)
Il bebop fece la sua prima apparizione nel 1944 a New York.
Il mondo del jazz fino a prima compatto si divise: da una parte si schierarono i sostenitori del nuovo stile; dall’altro i conservatori del jazz di New Orleans e di Chicago. Ci volle molto tempo prima che la maggior parte dei “melody figs” accettassero la nuova musica. Il bebop non si era materializzato dal nulla, ma aveva avuto dei precursori in alcuni solisti affermatisi sul finire degli anni trenta e un’ iniziale gestazione in qualche localino di Harem. Tra questi locali ebbe particolare importanza il Minton’s Playhouse. Il locale ebbe un buonissimo successo dopo che TEDDY HILL ventando il posto della rivoluzione che avrebbe trasformato il jazz. La realtà era che il jazz era profondamente e irreversibilmente mutato: si era evoluto compiendo un grande passo in avanti. Il primo complesso che si potesse definire bebop fu il quintetto di Gillespie e Oscar Pettiford; i primi che ascoltarono la loro musica rimasero sconcertati.. Il maturare di questo stile avvenne in alcuni locali della 52a strada. Ad intraprendere questa nuova via vi erano musicisti dalla solida reputazione come: Hawkins, Art Tatum, Wilson etc… I principali musicisti del nuovo jazz furono quattro Lester Young, tenorsassofonista che si era fatto conoscere nell’orchestra di Count Basie, Eldridge, aveva inventato uno stile acrobatico adattando alla tromba il fraseggio di alcuni sassofonisti da lui ammirati, Ellington e Blanton. Poco dopo si iniziarono a vedere nei locali altri giovani come Bud Powell, Gillespie e nel 1941 si aggiunse al gruppo Charlie Parker, chiamato da tutti Bird. Nessuno di loro, tuttavia, si assumeva il ruolo di riformatore; possiamo dire piuttosto che ognuno di questi personaggi aveva fatto qualche scoperta personale. Parker ad esempio, aveva