Relazione di storia della musica rinascimentale

Storia della musica rinascimentale: relazione di storia della musica tratta da "Nuova storia della musica" di Allorto e da altre fonti (13 pagine formato doc)

Appunto di rzzx24

STORIA DELLA MUSICA RINASCIMENTALE

Il rinascimento. La polifonia vocale del ‘500.

La musica e la civiltà rinascimentale
Come rinascimentale si intende la produzione musicale che va da metà del XV secolo e fine del XVI secolo.
In questo periodo, grazie alla mentalità aperta volta al raggiungimento della bellezza suprema ed al desiderio di risorgere dal passato medioevale, quindi di superarsi, la musica era presente in ogni aspetto della vita quotidiana.

Storia della musica: riassunto

MUSICA RINASCIMENTALE STRUMENTALE

La musica strumentale beneficia di grande popolarità e crescita grazie allo sviluppo della danza, ma anche la musica per strumenti e voce aveva un ruolo di spicco, soprattutto nelle manifestazioni ufficiali. Altro aspetto tipico della cultura musicale del rinascimento fu quello del bisogno di fare musica anche da parte dei non professionisti, difatti conoscere e saper eseguire la mu-sica faceva parte dell educazione del perfetto gentiluomo.

La musica medievale: riassunto

MUSICA STAMPATA

Un aspetto fondamentale per la diffusione della musica nel rinascimento fu la musica stampata.

A mezzo secolo dall’invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg (e dalla stampa della prima bibbia da parte del suddetto), Petrucci stampò il primo libro di musica, l’ Harmonice musices Odhecaton, una raccolta di 96 chansons in notazione mensurale. La tecnica di stampa di Petrucci era però molto laboriosa e quindi costosa, quindi ebbe breve fortuna. Diversi italiani lo succedettero rinnovando ed affinando le tecniche di stampa, rendendole anche più economiche ed accessibili.
La tradizione fiamminga
Anche nel ‘500 le cappelle musicali fiamminghe continuarono a detenere il primato di migliori cantorie d’ Europa, continuando a formare i migliori e più richiesti cantori. Alcu-ni dei maestri di cappella del secolo furono i più importanti del secolo come Adriano Willaert e Orlando di Lasso.
• Adriano Willaert, nato all’ inizio del secolo XV fu maestro di cappella perso S.Marco a Venezia e grazie a lui la suddetta basilica ebbe l impulso per poter diventare uno dei più importanti centri musicali d Europa, formando tra gli altri anche Andrea Gabrieli.

Storia della musica in breve

MUSICA PROFANA RINASCIMENTALE

Di Willaert ci perviene l’ abbondante produzione di 9 messe, 350 mottetti sacri, 65 chansons profane e 60 madrigali italiani.
• Orlando di Lasso, nato nella prima metà del secolo XV a Hainaut, quindi conterraneo di Dufay e des Prez, fece parte giovanissimo della cappella di Ferdinando Gonzaga, poi divenne maestro di cappella di S. Giovanni Laterano a Roma. Ci lascia una pro-duzione sconfinata di opere, soprattutto realizzate in gioventù:
58 messe parodia da 4 a 8 voci, 550 motetti da 4 a 6 voci e 190 madrigali da 3 a 10 voci.
Di Orlando di Lasso si apprezza la vastità dell’ opera e la varietà dei generi che riassu-me, rielaborando con maestria e rendono opere uniche, l’ esperienza musicale del se-colo XVI.
La riforma e la musica nelle chiese protestanti
Per tutto il medioevo il cristianesimo aveva mantenuto un unica identità. Quest’ identità si scisse in più movimenti di riforma nel XVI secolo.
Martin Lutero fondò la chiesa evangelica in Germania, Giovanni Calvino diede vita ad una chiesa riformata in Svizzera e Re Enrico VIII Tudor fondò la chiesa anglicana in Inghilterra. Così come si riformò il cristianesimo, la musica subì lo stesso processo. Un aspetto comune a tutte le riforme fu quello di cambiare testi sacri dal latino alle proprie lingue nazionali.
La confessione luterana e dil corale (Lutero)
Lutero era un grande conoscitore della musica sacra, suonatore, cantore ed estimatore di Des Prez, quindi la chiesa evangelica attribuì grande importanza alla musica in rela-zione alla religione ed alla partecipazione alle funzione da parte dei fedeli.