Storia e teoria della traduzione: dal Rinascimento al '900

Come è stata considerata e affrontata la traduzione nel corso dei secoli? L'opposizione tra traduzione "alla lettera" e "a senso" dal Cinquecento fino al giorno d'oggi (17 pagine formato doc)

Appunto di sagramola
STORIA E TEORIA DELLA TRADUZIONE
«Occuparci della storia della traduzione vuol dire portare alla luce la trama culturale particolarmente complessa nella quale, in ogni epoca e in luoghi diversi, la traduzione si trova  ad essere inserita» (Antoine Berman).
«Per noi non si dà teoria senza esperienza storica.
Né si può parlare di “teoria della traduzione” se non come parte di teorie generali della letteratura, della linguistica, dell’ermeneutica filosofica, delle metodologie letterarie e linguistiche: dalla stilistica alla semiologia fino alla linguistica generatica, alla logica formale e alla teoria dell’informazione» (Gianfranco Folena).


Cinquecento – Rinascimento
Cambiamenti socio-economici e socio-culturali derivanti da:
1. scoperta dell’America e altre scoperte geografiche ---------> traduzioni specializzate (commercio, geografia, arte della navigazione, nuove terre e nuovi popoli…);
2.
affermazione delle grandi monarchie nazionali ----------> traduzioni di trattati militari, trattati sull’arte della guerra, testi amministrativi…;
3. sviluppo economico e sociale;
4. Riforma protestante e Controriforma -------> traduzione dei testi sacri in volgare (Martin Lutero getta le basi del tedesco moderno con la sua traduzione della Bibbia e compie un’azione democratica rendendola accessibile anche al popolo; lo stesso spirito si diffonde nel resto dell’Europa ma non in Italia);