L'impero romano: riassunto

I romani e la loro spinta militare, la produzione del ferro e la tecnica del basso forno, Populonia, la conquista dell'impero e la sua caduta. Storia dell'Impero romano: riassunto (2 pagine formato doc)

Appunto di ladyfranky

L'IMPERO ROMANO: RIASSUNTO

Dal 700 a.C.
Roma si impadronì della ricchezza greca (matematica, filosofia, religione). I Romani erano una comunità di abitanti che avevano una forte spinta militare, che sconfissero tutte le tribù delle regioni circostanti, si impadronirono della tecnologia degli Etruschi (che abitavano le attuali Toscana, Umbria e Lazio) i quali avevano imparato a lavorare il ferro per produrre armi più leggere e resistenti di quelle in bronzo e in rame. Il bronzo e il rame sono due minerali purificati e fusi, metalli resistenti ma pesanti.
Ci fu quindi un salto di qualità con il ferro e con la capacità organizzativa dei Romani, che li rendeva superiori dal punto di vista militare.
Il 250-300 d.C. fu il periodo di massimo splendore dei Romani. Il grande impero, fondato sulla potenza militare, si diffuse in Africa settentrionale. Nel 305 salì al trono l’imperatore Diocleziano. Questo fu il periodo di massima espansione dell’impero che si estese in Marocco, Egitto, Palestina, Turchia, Europa, Gran Bretagna, Mediterraneo, Italia e Francia.
 

Origine e storia degli Etruschi: riassunto

IMPERO ROMANO STORIA

I Romani si erano impadroniti di una tecnica antica fondata sulla produzione del ferro, rimasta invariata fino a 250 anni fa. Essi utilizzavano la tecnica del bassoforno: gli Etruschi avevano scoperto che sull’isola d’Elba c’era il ferro che si poteva estrarre allo stato nativo, cioè senza miniere ma abbattendo lati di alcune colline. Quello dell’isola d’Elba era ferro puro, ad alto contenuto di minerale.
 
Si ottenevano dei blocchi e con dei martelli si toglievano i detriti. Si era capito che scaldando i blocchi il ferro si dilatava permettendo di eliminare le impurità. Si costruivano dei buchi nella terra in cui venivano messi legname e i blocchi e poi si dava fuoco per 3-4 giorni fino a quando la legna era esaurita e i blocchi si erano dilatati. Dopodiché le impurità erano eliminate. I blocchi venivano portati dentro gli stabilimenti, le fucine, nelle quali c’erano dei tavoli su cui il ferro scaldava. Venivano portati nelle incudini e battuti con dei martelli a mano in modo che assumessero una forma di sbarre, i masselli. Questo semilavorato tipico veniva caricato sulle navi e distribuito nelle varie terre per la dotazione di armi.
 

BREVE STORIA DELLA STORIA ROMANA

I Romani si impadronirono di questa tecnologia e la sfruttarono: la lavorazione del ferro diventò uno dei punti di forza della loro strategia militare insieme all’organizzazione militare (legioni, professione del soldato).
Nacque una città chiamata Populonia in periferia di Piombino dove si lavorava il ferro. Era una delle più grandi città etrusche e romane. Per tutto il periodo etrusco e la prima parte di controllo romano, l’economia di Populonia era basata sui commerci marittimi e sulle produzioni siderurgiche. Lo sviluppo di questa città fu dato dalla presenza della vicina isola d’Elba che, con le sue miniere ferrose, diede il via ad una tradizione metallurgica che ha contraddistinto la storia del piombinese. I quartieri industriali erano situati lungo il litorale, nei pressi del porto, dove arrivavano via nave le materie prime estratte nelle miniere elbane e venivano fuse in appositi bassiforni. Il ferro veniva lavorato per tutti gli usi (domestici o militari) e commercializzato con altri paesi mediterranei o città etrusche e romane. Il commercio marittimo era sviluppato attraverso intensi rapporti con vari paesi come ad esempio la Grecia, la Libia, la Magna Grecia, ecc.
 
 

Storia di Roma: riassunto

LA CADUTA DELL'IMPERO ROMANO: RIASSUNTO BREVE

I Romani partendo dal 700 a.C. si dotarono di conoscenze tecnologiche che facilitarono lo sviluppo dell’esercito e la conquista dell’impero. Nel 250 d.C. l’impero romano era in fase espansiva. Nel 70 d.C. in Palestina ci fu una ribellione: la prima guerra giudaica combattuta tra l’impero romano e gli Ebrei ribelli. Prima di salire al trono, Tito fu un abile e stimato generale che si distinse per la repressione della ribellione in Giudea, durante la quale venne distrutto il secondo tempio di Gerusalemme.