Sintesi sulle Civiltà del Medioevo
sintesi molto dettagliata del manuale "Le civiltà del Medioevo" di Azzara (18 pagine formato pdf)
Sintesi sulle Civiltà del Medioevo - Capitolo I. Il tardo impero romano: un’età di trasformazioni.
Verso la fine del II secolo l’impero romano dominava un territorio di vastissime dimensioni, all’interno del quale vi si trovava un ambiente economico, politico e culturale condiviso. La città di Roma continuò ad essere la culla di questo vasto impero, anche se già con Costantino venne fondata Costantinopoli, la “nuova Roma”. Venne riorganizzato anche l’esercito, i soldati venivano pagati in natura dalle popolazioni. I costi elevati non erano ricoperti dalle entrate che si sarebbero dovute avere; la figura dell’imperatore era sempre più sacralizzata e iniziarono ad aversi rivolte interne a causa della politica uniformistica. L’esercito non aveva più il compito di espandere il territorio romano, bensì quello di proteggerlo dalle invasioni.
Leggi anche La Chiesa nel Medioevo
2. Le stirpi barbare - La tendenza dei romani a sfuggire all’arruolamento fece sì che in esso si insediassero sempre più barbari sotto il regime della foederatio che li obbligava a combattere per Roma in cambio di un compenso (hospitalitas: si stanziavano in un determinato territorio). Il rapporto tra barbari e romani fu di disprezzo e timore e necessaria accettazione. Non si sa molto su queste popolazioni, se non il fatto che ognuna di esse era accomunata da una propria religione.
Leggi anche Riassunto del Medioevo
La figura di Attila si colloca proprio tra questi, nel IV secolo l’impero barbarico riuscì a raggiungere dimensioni vastissime, ma dopo la sua morte si sgretolò in poco tempo.
3.Le migrazioni delle stirpi e la fine dell'impero romano in Occidente
A partire dalla fine del IV sec sulle frontiere romane si abbatte un invasione barbara di portata senza precedenti. A determinare tale fenomeno concorsero varie motivazioni come i possibili mutamenti del clima.
Leggi anche Riassunto sul Basso Medioevo
1.Istituzioni e società del tardo impero romanoVerso la fine del II secolo l’impero romano dominava un territorio di vastissime dimensioni, all’interno del quale vi si trovava un ambiente economico, politico e culturale condiviso. La città di Roma continuò ad essere la culla di questo vasto impero, anche se già con Costantino venne fondata Costantinopoli, la “nuova Roma”. Venne riorganizzato anche l’esercito, i soldati venivano pagati in natura dalle popolazioni. I costi elevati non erano ricoperti dalle entrate che si sarebbero dovute avere; la figura dell’imperatore era sempre più sacralizzata e iniziarono ad aversi rivolte interne a causa della politica uniformistica. L’esercito non aveva più il compito di espandere il territorio romano, bensì quello di proteggerlo dalle invasioni.
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2. Le stirpi barbare - La tendenza dei romani a sfuggire all’arruolamento fece sì che in esso si insediassero sempre più barbari sotto il regime della foederatio che li obbligava a combattere per Roma in cambio di un compenso (hospitalitas: si stanziavano in un determinato territorio). Il rapporto tra barbari e romani fu di disprezzo e timore e necessaria accettazione. Non si sa molto su queste popolazioni, se non il fatto che ognuna di esse era accomunata da una propria religione.
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La figura di Attila si colloca proprio tra questi, nel IV secolo l’impero barbarico riuscì a raggiungere dimensioni vastissime, ma dopo la sua morte si sgretolò in poco tempo.
3.Le migrazioni delle stirpi e la fine dell'impero romano in Occidente
A partire dalla fine del IV sec sulle frontiere romane si abbatte un invasione barbara di portata senza precedenti. A determinare tale fenomeno concorsero varie motivazioni come i possibili mutamenti del clima.
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