Appunti sulla Riforma Gregoriana
appunti dettagliati sulla Riforma Gregoriana, la sua nascita, il suo sviluppo e le sue conseguenze (4 pagine formato doc)
Appunti sulla Riforma Gregoriana - Papa Gregorio è un papa importante ma non può essere considerato il vero e unico artefice della riforma.
Leggi anche Dictatus Papae
La chiesa nei primi dieci secoli era quindi orizzontale e retta da un consiglio di vescovi. Il Papa era solamente il vescovo di Roma, tutti gli uomini di chiesa potevano essere chiamati “Papa”. Almeno dal V secolo i vescovi di Roma cercavano di far passare (senza che gli altri la accettassero) un'idea per cui pretendevano un primato sull'intera chiesa. La pretesa dei vescovi di Roma si fondava sul principio del primato petrinio, ovvero di San Pietro. Nel momento in cui i Papi cercano di far accettare agli altri vescovi l'idea che non sono tutti uguali ma quello di roma è più importante, devono trovare una tesi incontrastabile, e questa legittimazione può risiedere solo nelle Sacre Scritture. Lo trovano nel passo del Vangelo di Matteo in cui Gesù prese da parte San Pietro e gli disse <<Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa>>.
Leggi anche La lotta per le investiture
L'interpretazione era che Cristo avesse 12 apostoli e i vescovi sono gli eredi degli apostoli, però Cristo tra i 12 apostoli sceglie Pietro, e a lui solo ha dato l'incarico di fondare la chiesa. Se quindi tutti i cristiani non possono non negare che questa è una verità di fede, è parola di Dio, Cristo ha scelto Pietro come capo della chiesa, Pietro è stato il primo vescovo di Roma.
Leggi anche Il Concordato di Worms
In qualsiasi diocesi il vescovo in carica è automaticamente l'erede di tutti i vescovi suoi predecessori di quella diocesi, quindi il vescovo di Roma è erede di San Pietro, il primo vescovo di Roma. Poiché Cristo ha detto a Pietro e solo a Pietro che la chiesa si sarebbe retta su di lui, automaticamente i Papi in quanto eredi di San Pietro devono essere riconosciuti come capi della chiesa. Nei secoli precedenti al XI avanza sempre più la pretesa dei vescovi di Roma.
La riforma dell'XI secolo crea la chiesa come la conosciamo noi. Prima la chiesa era la comunità di tutti i fedeli, al cui vertice come somma istanza decisionale vi era un'assemblea di tutti i vescovi: il concilio o sinodo. Per questo si parla di struttura orizzontale, perchè a comandare era un'assemblea. I concili avevano deciso anche questioni capitali della fede cristiana, come la natura di Cristo. Leggi anche Dictatus Papae
La chiesa nei primi dieci secoli era quindi orizzontale e retta da un consiglio di vescovi. Il Papa era solamente il vescovo di Roma, tutti gli uomini di chiesa potevano essere chiamati “Papa”. Almeno dal V secolo i vescovi di Roma cercavano di far passare (senza che gli altri la accettassero) un'idea per cui pretendevano un primato sull'intera chiesa. La pretesa dei vescovi di Roma si fondava sul principio del primato petrinio, ovvero di San Pietro. Nel momento in cui i Papi cercano di far accettare agli altri vescovi l'idea che non sono tutti uguali ma quello di roma è più importante, devono trovare una tesi incontrastabile, e questa legittimazione può risiedere solo nelle Sacre Scritture. Lo trovano nel passo del Vangelo di Matteo in cui Gesù prese da parte San Pietro e gli disse <<Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa>>.
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L'interpretazione era che Cristo avesse 12 apostoli e i vescovi sono gli eredi degli apostoli, però Cristo tra i 12 apostoli sceglie Pietro, e a lui solo ha dato l'incarico di fondare la chiesa. Se quindi tutti i cristiani non possono non negare che questa è una verità di fede, è parola di Dio, Cristo ha scelto Pietro come capo della chiesa, Pietro è stato il primo vescovo di Roma.
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In qualsiasi diocesi il vescovo in carica è automaticamente l'erede di tutti i vescovi suoi predecessori di quella diocesi, quindi il vescovo di Roma è erede di San Pietro, il primo vescovo di Roma. Poiché Cristo ha detto a Pietro e solo a Pietro che la chiesa si sarebbe retta su di lui, automaticamente i Papi in quanto eredi di San Pietro devono essere riconosciuti come capi della chiesa. Nei secoli precedenti al XI avanza sempre più la pretesa dei vescovi di Roma.