Storia romana
Dal primo triumvirato alle "Idi di Marzo" (0 pagine formato doc)
Nel 62 Pompeo sbarcò a Brindisi.
Nel 59 quindi Cesare fu eletto console, fece votare due leggi agrarie che prevedevano la distribuzione ai veterani di Pompeo dell’ager publicus italiano, tranne le terre private e la Campania, che venne inclusa successivamente e destinata anche ai nullatenenti, ratificò poi le decisioni prese da Pompeo in Oriente e ridusse di un terzo il canone d’appalto delle imposte della provincia d’Asia. Con la lex Iulia de repetundis venivano ampliati e migliorati i procedimenti di concussione. Con la legge Vatinia (del tribuno della plebe Publio Vatinio) Cesare ottenne per cinque anni il proconsolato della Gallia Cisalpina e dell’Illirico e in seguito anche la Gallia Narbonese, con quattro legioni e il diritto di fondare colonie. Nel 58 Cesare, Pompeo e Crasso, per andare contro coloro che gli erano stati ostili, appoggiarono la candidatura al tribunato della plebe di Publio Clodio Pulcro, che ottenne l’elezione e fece approvare una serie di leggi: i censori non potevano espellere membri dal senato senza che questi si potessero difendere e senza il raggiungimento di una sentenza di condanna da parte di entrambi i censori; i magistrati, a parte gli auguri e i tribuni, non potevano più interrompere le assemblee pubbliche per la presenza di auspici sfavorevoli.
I suoi avversari politici, in senato, impedirono la ratifica delle sistemazioni territoriali e provinciali decisi da lui in Oriente e la concessione di terre ai suoi veterani, approvazione che era convinto di ottenere. Si riavvicinò allora a Crasso e al suo alleato Cesare per stringere un accordo politico di sostegno reciproco, nel 60, chiamato primo triumvirato. Si trattava di un accordo segreto col quale Cesare sarebbe stato eletto console nel 59 e avrebbe dovuto approvare una legge agraria che sistemasse i veterani di Pompeo; Crasso avrebbe ottenuto vantaggi per i cavalieri e le compagnie di appaltatori che gli erano strettamente legati; Pompeo sposò invece la figlia di Cesare, Giulia.Nel 59 quindi Cesare fu eletto console, fece votare due leggi agrarie che prevedevano la distribuzione ai veterani di Pompeo dell’ager publicus italiano, tranne le terre private e la Campania, che venne inclusa successivamente e destinata anche ai nullatenenti, ratificò poi le decisioni prese da Pompeo in Oriente e ridusse di un terzo il canone d’appalto delle imposte della provincia d’Asia. Con la lex Iulia de repetundis venivano ampliati e migliorati i procedimenti di concussione. Con la legge Vatinia (del tribuno della plebe Publio Vatinio) Cesare ottenne per cinque anni il proconsolato della Gallia Cisalpina e dell’Illirico e in seguito anche la Gallia Narbonese, con quattro legioni e il diritto di fondare colonie. Nel 58 Cesare, Pompeo e Crasso, per andare contro coloro che gli erano stati ostili, appoggiarono la candidatura al tribunato della plebe di Publio Clodio Pulcro, che ottenne l’elezione e fece approvare una serie di leggi: i censori non potevano espellere membri dal senato senza che questi si potessero difendere e senza il raggiungimento di una sentenza di condanna da parte di entrambi i censori; i magistrati, a parte gli auguri e i tribuni, non potevano più interrompere le assemblee pubbliche per la presenza di auspici sfavorevoli.