Primo dopoguerra in Europa: riassunto breve
Riassunto breve e semplice da studiare sul primo dopoguerra in Europa (4 pagine formato docx)
PRIMO DOPOGUERRA IN EUROPA: RIASSUNTO BREVE
Il dopoguerra.
Una pace non risolutiva. Versailles, 1919: la società delle nazioni. I trattati di pace avevano lasciato un malcontento generale. Il tentativo di stringere più in profondità le relazioni tra gli Stati impegnandosi nella definizione di un nuovo organismo sovranazionale, la Società delle Nazioni, fu un sostanziale fallimento. la Società tenne la sua prima conferenza a Ginevra il 15b novembre 1920. Il patto che la istituiva si fondava sui principi della sicurezza collettiva, della risoluzione pacifica della controversie internazionali, della riduzione degli armamenti. La Germania aderì al patto nel 1926, ma si ritirò nel 1933 e la Società smise di svolgere la sua attività politica nel 1939.UNA PACE TROPPO PICCOLA, UN MONDO TROPPO VASTO - Ci fu una lunga fase di instabilità. il progetto dei vincitori era fondato su alcune priorità molto nette: il contenimento della spinta rivoluzionaria bolscevica, con la creazione di Stati cuscinetto come la Finlandia, l'Estonia, la Lettonia; il controllo delle Germania; la fondazione di nuovi stati nazionali su basi etnico-linguistiche, con il diritto dell'autodeterminazione dei popoli. Ma la pace si rivelò effimera. Le minoranze nazionali inglobate nei nuovi Stati multietnici sperimentarono modelli di convivenza resi molto difficili dall'intolleranza reciproca.
PRIMO DOPOGUERRA IN EUROPA E NEL MONDO
LA RUSSIA DALLA RIVOLUZIONE AL COMUNISMO. La Russia doveva affrontare alcune difficoltà. I livelli della produzione industriale erano bassissimi mentre l'amministrazione statale era soffocata da una burocrazia inetta e corrotta. Milioni di morti, la fame e il freddo avevano portato ondate di scioperi nelle città e i contadini e gli operai rifiutarono la guerra e chiedevano condizioni di vita migliori.
Primo dopoguerra in Europa: tesina
PRIMO DOPOGUERRA IN ITALIA, RIASSUNTO
LA RIVOLUZIONE DI FEBBRAIO. I moti della protesta rivoluzionaria cominciarono a Pietroburgo alla fine del febbraio 1917(marzo secondi il nostro calendario). Lo zar fu costretto ad abdicare e nacque un governo provvisorio di coalizione fra i partiti borghesi, di orientamento progressista, presieduto dal principe L'vov e sostenuto dalla Duma. a Pietrogrado si era costituito un soviet guidato dai socialisti rivoluzionari, dai menscevichi e dai bolscevichi. (I due termini significano rispettivamente minoritari e maggioritari). Si trattava delle due correnti in cui, nel 1912, era diviso il partito socialdemocratico russo. I bolscevichi di Lenin erano sostenitori di un partito centralizzato e caratterizzato da una rigida disciplina, composto da pochi militanti dediti solo all'attività politica, essi erano estremisti e vedevano nell'alleanza di classe tra operai e contadini la possibilità di scatenare un processo rivoluzionario più radicale, volto all'instaurazione di una dittatura del proletariato(seguaci di Marx); mentre i menscevichi di Martov erano favorevoli a un modello di partito di massa, aperto anche a semplici simpatizzanti, essi si battevano per una rivoluzione sociale in grado di debellare il feudalesimo e l'assolutismo del regime zarista e dare alla Russia istituzioni parlamentari e democratiche.