La vita nei campi di concentramento: riassunto
Le attività, l'alimentazione, violenza e malattie dei prigionieri nei campi di concentramento. Riassunto breve sulla vita nei campi di concentramento (1 pagine formato txt)
LA VITA NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO: RIASSUNTO
La vita nei campi di sterminio.
Dopo la sveglia, fra le quattro e le cinque, d'estate, fra le sei e le sette, d'inverno, gli internati ricevevano un tozzo di pane e una scodella di zuppa leggera; incolonnati, si recavano poi all'appello nelle loro divise a strisce; indi raggiungevano il posto di lavoro, talvolta a passo di ginnastica o cantando, o persino al suono di un'orchestra. Il lavoro terminava verso le diciassette d'inverno e le venti d'estate, con un intervallo di mezz'ora per il pasto di mezzogiorno, consistente in un boccone di carne e margarina; facevano poi ritorno al campo e, dopo la zuppa e l'appello della sera, alle ventidue tutti dovevano essere coricati nelle loro cuccette di legno, solitamente due per cuccetta.L'antisemitismo europeo e i campi di concentramento: riassunto
VITA NEI CAMPI DI CONCENTRAMENTO: TESTIMONIANZE
L'arbitrio dei Kapò non trovava limite se non in quello delle SS; le punizioni piovevano in mille modi sotto ogni pretesto; le più frequenti erano: privazione del cibo, obbligo di rimanere in piedi sullo spiazzo dell'appello, colpi di bastone o di frusta, l'essere appesi a un albero o a un palo, carcere duro, ginnastica a digiuno nel freddo gelido del mattino; la sera avevano luogo le esecuzioni pubbliche, mediante bastonature o impiccagioni, per le gravi mancanze, ad esempio per i tentativi d'evasione.